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Volle la chiesetta
Gli dedicano una stele

Il monumento, ora nel laboratorio dei fratelli Campostrini
Il monumento, ora nel laboratorio dei fratelli Campostrini
Il monumento, ora nel laboratorio dei fratelli Campostrini
Il monumento, ora nel laboratorio dei fratelli Campostrini

Per domenica i gruppi alpini di Sant’Anna d’Alfaedo, con capozona da un decennio Imerio Cipriani, hanno organizzato un pellegrinaggio alla chiesetta di Corrubio, dedicata al loro patrono San Maurizio (la cui festa liturgica è il 22 settembre).«Adunata» alle 10 nella vecchia corte della località montana, alle 10,45 sfilata con la banda musicale di Sommacampagna diretta dal maestro Daniele Accordini (con orgini faedine), alzabandiera, onore ai Caduti e saluto delle autorità. Seguirà la messa celebrata dal cappellano Ana della sezione di Verona, don Rino Massella, e animata dal coro della Compagnia Instabile di Vaggimal. A seguire, pranzo sociale al sottostante campo sportivo.

La cerimonia offrirà occasione per ricordare il cavaliere alpino Luigi Peretti, «el Biéti da Créstena» (1921- 2012), che fu l’ideatore e il principale artefice della chiesetta, dotata anche di servizi igienici. Costruita tra mille difficoltà su progetto dell’ingegnere. Rino Benedetti «a ricordo degli alpini e di tutti i Caduti in guerra e in pace al servizio della Patria» (così recita la targa murata), nelle intenzioni di Peretti non doveva essere soltanto un punto di riferimento e di incontro per gli alpini, ma anche per chiunque intendesse celebrarvi funzioni religiose" Peretti, che l’alpino Valentino Marconi, già sindaco di Sant’Anna d’Alfaedo, avrebbe voluto immortalato in un blocco di Rosso ammonitico. Un’idea che piacque al sindaco Raffaello Campostrini, e anche a Luciano Bertagnoli, presidente dell’Ana di Verona, nonché al capozona Cipriani.

Quello che sembrava un sogno, si sta per realizzare. Nel laboratorio dei fratelli Campostrini di Campostrìn, la stèle scala 1:1,5, che raffigura Peretti è più che abbozzata in attesa delle necessarie rifiniture. è stata ricavata da un «trovante», un masso di rosso ammonitico del peso di circa 25 quintali, proveniente da una cava che si trova fra le località Stefani e Bertasi.

Valentino Marconi si è anche interessato per coprire il costo dell’opera, che godrà del finanziamento del Bima (Bacino imbrifero montano Adige) e sarà collocata nel piazzale antistante la chiesetta domenica, giorno del pellegrinaggio.

Lino Benedetti

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