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L'inaugurazione

Velo, nuova vita
per scuola primaria
e scuola dell'infanzia

L'inaugurazione
Restauro scuole di Velo (Zambaldo)

I bambini si sono passati la campanella di mano in mano dal sagrato della chiesa fino alla scuola, attraversando tutto il centro di Velo, seguiti dai compaesani adulti, dal sindaco Mario Varalta e dai primi cittadini dei Comuni vicini che hanno partecipato all’evento dell’inaugurazione dei lavori di restauro e adeguamento del vecchio edificio scolastico intitolato ad Itala Fracasso, maestra in paese nei primi decenni del Novecento.

Ora è una scuola più sicura soprattutto adeguata alla normativa antisismica, con nuovi serramenti, riscaldamento a pavimento, cappotto esterno per l'isolamento in classe energetica A2 e recupero dell’ascensore realizzato negli anni Novanta ma mai messo in funzione.

L’edificio ospita su un piano la scuola dell’infanzia con 30 bambini e la scuola primaria sugli altri due piani per 57 alunni dalla prima alla quinta, con una pluriclasse. L’intervento è costato complessivamente 860mila euro a cui il Comune ha fatto fronte con contributi a fondo perduto per 656mila euro arrivati dalla Regione (538mila), dal Bacino imbrifero montano dell’Adige (73mila) e dalla Fondazione Cariverona (45mila).

Il sindaco ha ringraziato la giunta e i consiglieri e in particolare il segretario Nicola Fraccarollo che fin dall'inizio ha seguito l’iter per il finanziamento, il geometra comunale Corrado Taioli e il ragioniere Roberto Ferrari, gli architetti e gli ingegnerei che hanno progettato e seguito i diversi lavori, le aziende che vi hanno lavorato e non ultime insegnanti e personale della scuola che con tanti volontari hanno organizzato la pulizia e il trasloco.

 

«È sempre bello quando una comunità costruisce o rinnova la propria scuola: significa che è viva», ha esordito Alessio Perpolli, dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo di Bosco Chiesanuova a cui appartengono le scuole di Velo. Davanti al cancello l'inno d’Italia intonato da tutti i bambini ha aperto i festeggiamenti, prima della benedizione del parroco don Giuseppe Brunetto e del taglio del nastro. Poi nella palestra sotto la direzione di Giulia Corradi e con l’accompagnamento alla chitarra di Annalisa Belloni hanno cantato e mimato con cartelli “Viva la scuola” e “Alfabeto delle cose belle”, recitando infine una poesia su come vorrebbero la scuola.

Vittorio Zambaldo

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