C’è un incremento di tutte le specie selvatiche di ungulati in Lessinia e nonostante i 1200-1300 abbattimenti annuali, il trend è positivo per tutte. È la sintesi della relazione di Ivano Confortini biologo e funzionario responsabile del servizio tutela faunistico ambientale della Provincia di Verona nella relazione che ha tenuto a Bosco Chiesanuova in occasione dell’inaugurazione della rassegna Trofei ungulati organizzata dal Comprensorio alpino di Bosco in collaborazione con l'Unione provinciale cacciatori veronesi e i comprensori alpini della Lessinia.
Gran parte degli abbattimenti sono riferiti al cinghiale (800) ma l’aumento delle presenze è per tutti gli ungulati (capriolo e camoscio), sopratutto dei nuovi arrivati nel nostro territorio (cervo, daino e muflone). La presenza dei lupi ha reso più elusive le specie (sono meno visibili di prima) ma non le ha cancellate. Anzi, dopo un paio di anni di stabilizzazione al momento della comparsa del grande predatore, tutti gli ungulati sono in aumento, come testimoniano i dati raccolti dai censimenti effettuati dai cacciatori stessi, ricalcando del resto un comportamento che si allinea a quello di altre regioni dove i branchi di lupi sono più numerosi e presenti da più tempo.
La rassegna dei trofei con il diorama delle specie selvatiche presenti sulla montagna veronese è visitabile fino a domenica 29 tutti i giorni dalle 10 alle 12; dalle 16 alle 18 e dalle 20 alle 22.30. Sabato e domenica prossimi la visita è a orario continuato con chiusura domenica alle 19. Illustra la qualità del lavoro svolto dai cacciatori di Lessinia e Baldo e lo stato di salute delle diverse specie cacciabili, accompagnate da una scheda biometrica e dal giudizio di biologi e faunisti esperti.