<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

«Nessun parli» con l’eccezione
di musica, danza e pittura

Gli strumenti musicali costruiti dagli studenti di prima media
Gli strumenti musicali costruiti dagli studenti di prima media
Gli strumenti musicali costruiti dagli studenti di prima media
Gli strumenti musicali costruiti dagli studenti di prima media

«Nessun parli» perché saranno la musica, la danza, la pittura le protagoniste assolute per due giorni all’Istituto comprensivo di Bosco Chiesanuova: domani dalle 9 alle 11 al Teatro Vittoria e dalle 11 alle 13 al teatro San Nicolò di Roverè e venerdì 24 al teatro parrocchiale di Cerro dalle 9 alle 11 con esibizioni dal vivo, interventi, esposizioni, testimonianze.

È una giornata particolare, istituita con legge nazionale, durante la quale tutte le studentesse e gli studenti dovranno solo cantare, suonare, danzare o svolgere attività di produzione artistica, in un giorno di scuola dove la lezione non sia dalla cattedra o basata sulla parola dell’insegnante e le risposte degli alunni.

L’iniziativa nasce dalla collaborazione fra il ministero dell’Istruzione, Direzione generale per interventi in materia di edilizia scolastica, per la gestione dei fondi strutturali per l’istruzione e per l’innovazione digitale e il Comitato nazionale per l’apprendimento pratico della musica per tutti gli studenti.

L’ISTITUTO DI BOSCO con le sue 19 scuole vi partecipa coordinato dai docenti Paolo Savio, Gilberto Conti che sono anche musicisti professionisti, Simonetta Magagna e Silvia Scibona. Si alterneranno sul palcoscenico Bruno Donà al violino, Olena Kharachko soprano, Savio e Conti al pianoforte, Carla Tessari e Federica Avesani alla chitarra, alcuni studenti di quinta del liceo musicale Montanari, una ventina di studenti del liceo coreutico Agli Angeli, i giovanissimi pianisti Nicola e Denis Guardini, e molti bambini e ragazzi delle scuole musicali presenti sul territorio.

La festa che proseguirà nelle classi di tutte le scuole, decorata e impreziosita dall’allestimento di una mostra multimediale dedicata alla costruzione di strumenti musicali, realizzati da tutte le prime medie, con un centinaio di modelli esposti al Teatro Vittoria, accanto ad altrettanti oggetti concepiti con gli stessi materiali.

Anche tutte le scuole primarie cessano per un giorno le loro attività e si dedicano ad ascolti e approfondimenti (per esempio sulla sesta sinfonia di Beethoven, a Corbiolo), scrittura creativa, laboratori, pitture e disegni ispirati dalla musica e giochi a Bosco, Cerro, Erbezzo, Roverè, San Mauro di Saline e Velo.

«È UN’OCCASIONE davvero speciale e di profondo significato», commenta il professor Savio, «in cui professionisti, bambini, ragazzi e futuri musicisti si incontreranno per giocare con la musica, conoscerla, apprezzarla, oltre a potersi esprimere attraverso la propria creatività. Fin da subito abbiamo voluto che in queste giornate ci siano professionisti e studenti dei licei e del Conservatorio perché siano loro i primi testimoni della passione e del valore dell’arte fra i banchi di scuola. Prima di tutto dev’essere una festa, di suoni e di colori», conclude Savio, «poi ci auguriamo anche che sia un punto di partenza per tante altre attività che si possono fare: stiamo pensando a un coro di voci bianche della scuola, perché è finito il tempo di parlare: ora “nessun parli”, si parte e di fa».

Un istituto che è all’avanguardia in Italia per il digitale e la robotica non dimentica il valore formativo degli aspetti artistici che ognuno ha in sé e la scuola si impegna a favorire e sviluppare. Su questo il dirigente scolastico Alessio Perpolli non ha dubbi: «Ringrazio le amministrazioni comunali che hanno dato una mano per accogliere tutte le iniziative che siamo riusciti ad organizzare e tutti i professionisti che hanno deciso di testimoniare la loro passione. Ho fortemente appoggiato il progetto perché credo nello sviluppo di quanto previsto dalla legge 107 del 2015 (Buona scuola) e dai suoi decreti attuativi: la musica, e l’arte in generale nelle sue diverse espressioni, entrano a pieno titolo negli ordinamenti scolastici e in tutte le classe, da quelle per l’infanzia fino alle superiori, contribuendo in maniera fondamentale al progetto educativo».

Suggerimenti