<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

«Legittima difesa, una minaccia per i lupi»

Uno dei lupi che vivono in Lessinia
Uno dei lupi che vivono in Lessinia
Uno dei lupi che vivono in Lessinia
Uno dei lupi che vivono in Lessinia

C’è il rischio che nel disegno di legge di ispirazione leghista, che si propone di cambiare le norme in materia di legittima difesa, approdato in seconda lettura in Commissione Giustizia della Camera, si intrufoli un emendamento che autorizza ad applicare in maniera estensiva la legittima difesa anche nei confronti degli animali selvatici. Le associazioni animaliste Enpa (Ente nazionale protezione animali), Lac (Lega anticaccia), Lav, (Lega antivivisezione) e Lipu (Lega italiana protezione uccelli) denunciano questo timore perché il ministro leghista alle Politiche agricole, alimentari, forestali e del turismo, Gian Marco Centinaio, si era recentemente espresso a favore dell’estensione della legittima difesa nei confronti degli animali selvatici e, in particolare, per consentire l’uccisione dei lupi. «Con un emendamento dell’ultimo minuto, questo Ddl potrebbe trasformarsi in un’opportunità per la Lega di fare uno sgambetto al ministro dell’Ambiente Sergio Costa, che fin dal suo insediamento ha espresso netta contrarietà a ogni possibilità di uccisione dei lupi», osservano le associazioni. «L’uomo non è una preda, piuttosto costituisce una minaccia per i lupi», ribadiscono, «un pericolo dal quale cercano di allontanarsi il più in fretta possibile. Quindi non c’è nessun bisogno di estendere agli animali selvatici il Ddl sulla legittima difesa, visto che già l’articolo 544 bis del Codice penale prevede che non sia punibile chi uccide un animale dal quale sia gravemente minacciato». «Se il ministro Centinaio è realmente preoccupato per la sicurezza dei cittadini, la smetta di perseguitare i lupi per la loro ipotetica pericolosità e si impegni per abolire la caccia», dichiarano Enpa, Lac, Lav e Lipu, «una pratica che solo in questi ultimi quattro mesi ha provocato ben 16 morti e 65 feriti. Persone che, evidentemente, per il ministro Centinaio non meritano la stessa protezione, a partire dai minori, dato che nelle ultime 11 stagioni venatorie ci sono stati 14 morti e 30 feriti minorenni, secondo i dati raccolti dall’Associazione vittime della caccia». «Se al ministro Centinaio sta davvero a cuore la sicurezza dei cittadini, gli chiediamo di farsi promotore di un emendamento per il Ddl sulla legittima difesa, che abolisca la caccia sul territorio nazionale: questo sarebbe davvero un provvedimento a reale tutela della vita e dell’incolumità di centinaia di cittadini ogni anno», concludono le associazioni animaliste. •

Vittorio Zambaldo

Suggerimenti