<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

La solidarietà lievita con la pizza: 3.000 euro

Una pizza per la solidarietà ha centrato il bersaglio. Una palpabile soddisfazione in casa dell’associazione Donne di pizza, donne di cuore che in una serata benefica raccolgono e donano 3.000 euro al Centro antiviolenza Petra del Comune di Verona. È stata una semplice idea quella pensata da Petra Antolini, nativa da Giare di Sant'Anna D'Alfaedo, ma per motivi professionali operante a Settimo di Pescantina. Ed è grazie alla sua tenacia e a quella di un gruppo di colleghe pizzaiole che ha fondato questa associazione per scopi benefici. Unite e convinte per il bene altrui hanno aderito alla manifestazione «Otto marzo. femminile, plurale» promossa dall'assessorato alle pari opportunità del Comune di Verona che è durata oltre un mese con una cinquantina di iniziative proposte da importanti istituzioni cittadine insieme a vari settori del Comune e alle Circoscrizioni, l'Università di Verona, l'azienda pspedaliera, l'Ulss 9 Scaligera, alcuni ordini professionali e moltissime associazioni. All'interno di questo nutrito programma di proposte di carattere culturale, ci sono state occasioni per riflettere sul tema della violenza maschile sulle donne anche in contesti non istituzionali e conviviali per poter raggiungere un pubblico diversificato ed eterogeneo. L'associazione Donne di pizza, donne di cuore, su questo tema, ha presentato un suo progetto, il primo evento a livello italiano in cui si riuniscono otto donne impegnate nella ristorazione, otto chef della pizza: Petra Antolini, Erica Causa, Marina Orlandi, Claudia Tosello, Giovanna Baratella, Paola Cappuccio, Eleonora Massaretti e Marisa Buzzanca. Professioniste tutte formatesi nella stessa scuola del Molino Quaglia di Vighizzolo d'Este (Padova), che utilizzano la Petra, farina naturale e pregiata particolarmente ricercata nel mondo dei panificatori. Durante una serata solidale a Settimo di Pescantina, si è parlato del tema del contrasto alla violenza sulle donne e presentati i servizi antiviolenza del Comune di Verona; al termine del dibattito i partecipanti hanno potuto degustare otto modi di sfornare le pizze, ciascuna secondo la personalità e lo stile professionale di chi le ha preparate. Ogni portata è stata accompagnata da una tipologia di birra artigianale studiata appositamente per le farciture. Il tour di Donne di pizza, donne di cuore, iniziato a Settimo di Pescantina, è proseguito in altre città, tra cui Napoli e L’Aquila. •

Renzo Cappelletti

Suggerimenti