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La crisi economica e del lapideo chiama la variante al Pat

Il Comune di Grezzana ha avviato la procedura per la seconda variante al Piano di assetto territoriale approvato dalla Regione nel 2008. Lunedì e mercoledì, alle 17.30, in sala Bodenheim del centro Turri, in via Segni, 2, sarà presentato il documento varato dalla Giunta, corredato da un rapporto ambientale preliminare e dalle tavole in cui sono indicate le possibilità di trasformazione, rispetto al precedente Pat, proposte appunto da questa nuova variante. A illustrare il documento sarà l’architetto Roberto Sbrogiò capogruppo del Raggruppamento temporaneo professionale di Verona, il dottor Giacomo De Franceschi dello studio Benincà e l’architetto Claudio Puttini, responsabile dell’area urbanistica del Comune; interverranno anche il sindaco Arturo Alberti e il suo vice Plinio Menegalli con delega all’urbanistica. «Questa variante al Pat», precisano a Palazzo, «oltre a essere prevista dalle normative vigenti, ben si inquadra, dopo questi lunghi anni di crisi (in particolare per ciò che riguarda l’edilizia) che hanno impedito di realizzare alcune sue linee strategiche. Inoltre il Pat deve adeguarsi alle nuove normative in tema di salvaguardia del territorio». Il riferimento in particolare è alla mancata riqualificazione residenziale e commerciale della zona industriale del capoluogo, dopo la dismissione di alcune aziende del settore lapideo, causata dalla crisi economica iniziata appunto dal 2008. Si tratta in pratica di riscrivere le scelte urbanistiche, valide per i prossimi 10 anni, di Grezzana che oggi economicamente si presenta in timida ripresa in alcuni settori (specie nelle aziende che esportano i prodotti), ma che vede una crescita complessiva, compresa quella demografica, ancora molto lenta. L’iter della variante, come è noto, è piuttosto complesso. Si parte appunto dalla concertazione e consultazione, così si chiamano tecnicamente questi incontri. A quello di lunedì, pur essendo aperto a tutti, sono invitati in particolare tutti i consiglieri comunali, i rappresentanti delle associazioni economiche, sociali, professionali, ricreative, sportive e di volontariato. In altri termini «tutti i soggetti portatori di rilevanti e diffusi interessi sul territorio». Il secondo incontro è aperto a tutti i gestori dei servizi, che possono essere coinvolti in questa seconda variante al Pat (la prima era prevalentemente tecnica e puntuale). Tutti i documenti che verranno illustrati sono pubblicati e consultabili sul sito internet del Comune passando poi alla specifica pagina dedicata al Pat. È allegato anche un modulo per «proposte, osservazioni e contributi» molto semplice che potrà essere compilato appunto da chi ha interessi di carattere generale come prevede la legge regionale del 2004, con la descrizione sintetica della propria proposta, con allegata eventuale planimetria o relazione. La proposta dovrà essere presentato entro e non oltre il termine fissato al 20 luglio prossimo. Ciò indipendentemente dalla partecipazione ai due incontri. •

A.SC.

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