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Nuova gestione

Il Revolto cambia:
animali ammessi
e cucina (anche) veg

Nuova gestione
La nuova squadra del rifugio «Revolto» a Giazza FOTO AMATO
La nuova squadra del rifugio «Revolto» a Giazza FOTO AMATO
La nuova squadra del rifugio «Revolto» a Giazza FOTO AMATO
La nuova squadra del rifugio «Revolto» a Giazza FOTO AMATO

Dallo street food all’eremo di un rifugio: sembra una contraddizione, invece è la sintesi vera dell’anima di Massimo Grobberio, già singolare nelle origini (mamma calabrese e papà di Bosco Chiesanuova), attuale gestore del Rifugio Revolto, a 1336 metri, che ha trovato ai piedi del Carega l’opportunità che cercava da tempo. Di Balconi di Pescantina, 44 anni, grafico di professione, Massimo entrò sotto i riflettori grazie all’originale viaggio di quattro anni fa quando impiegò le sue ferie per arrivare, a bordo di un furgoncino Ape pieno di prodotti calabresi (Apeperoncino), fino alla piana di Gioia Tauro, 1300 chilometri in andata e altrettanti al ritorno proponendo sapori e profumi della Calabria prevalentemente vegetariani e vegani lungo il tragitto.

«Un’esperienza esaltante, che ho immaginato potesse diventare anche un lavoro fino a quando è arrivata la proposta di gestire il Revolto, grazie alla fiducia concessami da Cosimo Bicchierri e da sua figlia Virginia che sono titolari del contratto con Veneto Agricoltura. Ho passato l’inverno nelle manutenzioni, tenendo aperto nei fine settimana, ma da metà giugno a metà settembre l’apertura è giornaliera», assicura Massimo che è partito da solo e con tanto entusiasmo ed ha raccolto via via l’aiuto in cucina, in sala e nel bar di Emanuela, Antony, Antonella, Selene e Lucia. L’impegno è notevole per i 40 coperti e i 25 posti letto che il rifugio può offrire per uno che si misura per la prima volta con una gestione simile: «Ci sono aspetti positivi e negativi, ma sono di più i primi, perché è una vita che mi piace e non stressa. La ricetta è una sorriso per tutti», è la sua filosofia.

Le ricette che porta in tavola Grobberio, invece, sono quelle tradizionali di un rifugio di montagna, anche se ha voluto distinguersi anche in questo, introducendo la cucina vegana e vegetariana, sempre più richiesta: testaroli di farro e riso rosso saltato con verdure, frittata vegana, ma anche spezzatino con polenta e quinoa e trota affumicata come da tradizione lungo i torrenti Revolto e Fraselle.

«L’unico divieto è per la selvaggina, che non viene servita per scelta, ma a chi me la chiede offro sempre delle alternative e vedo che le persone restano soddisfatte», aggiunge. Altra particolarità della nuova gestione, è che il Revolto si qualifica come rifugio amico degli animali: cani e gatti sono ammessi in sala da pranzo e per gli amanti degli animali che non si separano neanche di notte dagli amici a quattro zampe, una stanza del rifugio è riservata solo a loro per poter portarsi in camera l’amato peloso. L’estro vulcanico di Massimo si esprime anche in iniziative di eventi particolari: serate per l’osservazione delle stelle; dedicate all’alimentazione vegetariana per lo sport; concerti di musica, come quello in calendario oggi, alle 16, con il quartetto classico Ensemble Lessinia composto da Daniele Zanini al flauto traverso, Rodolfo Squaranti al clarinetto, Rossella Brombin alla viola, Silvano Albertini alla chitarra classica con l’aggiunta di Lucia al violino come ospite speciale: suoneranno colonne sonore di grandi film e musiche del famoso clarinettista Henghel Gualdi, in un ambiente naturale che aiuta a scoprire un nuovo mondo, dove natura e musica s'incontrano in un abbraccio ideale.

Sul tavolo, di fronte al caminetto, una chitarra è sempre a disposizione degli ospiti: la serenità si gusta a tavola e si respira nelle note pizzicate sotto le stelle o davanti al tepore del fuoco. •

V.Z.

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