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Giovane arrestato anche se il padre tenta di salvarlo

Quando i carabinieri di Bosco Chiesanuova sono entrati in casa di un giovane di 19 anni, incensurato e sospettato di detenere sostanze stupefacenti, il padre per proteggerlo , ha cercato di disfarsi di un involucro contenente hashish. Ma i militari lo hanno visto (e sarà denunciato per questo) così come hanno rinvenuto, anche con l’ausilio dell’unità cinofila di Torreglia, 30,20 grammi di hashish e 7 di marijuana. Nascosti sulla libreria aveva invece 2.230 euro in contanti e suddivisi in banconote soprattutto da 10 e 20 euro. Aveva anche una serie i foglietti con nomi e numeri, probabilmente il denaro che doveva ricevere dalla vendita al minuto di stupefacente. E con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio, il diciannovenne che lavora in un’officina è stato arrestato. Ieri mattina, difeso dall’avvocato Bruno Troya, è comparso davanti al giudice Laura Donati per la convalida. Ha ammesso ogni cosa, di aver venduto hashish (quattro infatti i giovani denunciati alla Prefettura come assuntori), che il denaro era il provento dello spaccio. Non ha nascosto nulla e non ha contestato. Un comportamento processuale che ha indotto il pm d’udienza Maria Cristina Cani (dopo essersi confrontata con il pm di turno Paolo Sachar) a concordare con la difesa un patteggiamento a un anno e 6.000 euro di multa con la sospensione condizionale della pena. e a fine udienza il giovane è tornato a casa. L’indagine è partita dopo che i carabinieri di Bosco Chiesanuova hanno monitorato alcuni giovani della Lessinia, soliti a consumare gli stupefacenti. Si è così arrivati ad un loro possibile fornitore di droga, eseguendo una perquisizione a casa del diciannovenne. Aiutati da un’unità cinofila dei carabinieri di Torreglia, i militari di Bosco Chiesanuova hanno rinvenuto lo stupefacente ed i soldi, occultati in varie parti dell’abitazione nonché materiale che ha fatto ritenere inequivocabilmente destinata allo spaccio la droga rinvenuta. Gli accertamenti hanno inoltre permesso di denunciare a piede libero altri 4 ventenni di Bosco, che avrebbero contribuito al giro di droga. •

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