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Finisce WolfAlps cessano i sostegni alle aziende

L’assessore Giuseppe Pan
L’assessore Giuseppe Pan
L’assessore Giuseppe Pan
L’assessore Giuseppe Pan

È stata pubblicata il 6 marzo sul Bollettino ufficiale della Regione (e il termine scadrà il 5 aprile) la delibera cone le disposizioni per la concessione di aiuti alle aziende agricole che investono nella prevenzione di danni da fauna selvatica, con particolare riferimento ai grandi carnivori. Per il 2018 saranno a disposizione 200mila euro per le aziende che si attrezzano con recinti fissi o mobili e dissuasori acustici, che non saranno più ceduti gratis in comodato come avvenuto finora, perché con la conclusione del progetto Life WolfAlps (2013-2018) cessano i sostegni destinati alle aziende. La fine di Life WolfAlps intanto ha provocato, a Bolzano, la protesta dell’assessore all’agricoltura Arnold Schuler, che ha lanciato una petizione online per dire basta ai lupi, chiedendo maggiore competenza alla Provincia di Bolzano. In 24 ore ha già raccolto 13 mila firme. La Provincia autonoma, in sostanza, chiede misure per rendere possibile il prelievo controllato, ovvero l’abbattimento, del lupo in Alto Adige in particolari circostanze. A livello europeo chiede che si adottino subito misure per abbassare il livello di tutela. La petizione sembra un modo per smuovere le acque visto che il Piano lupo del ministero dell’Ambiente è fermo dal 5 dicembre scorso alla Conferenza Stato-Regioni. Mentre monta la polemica, la Regione Veneto provvede con una delibera di finanziamento, ma con tempi strettissimi e novità per la compilazione della domanda che lasceranno strascichi: nuovo gestore dei fondi, in convenzione con la Regione, diventa Avepa, l’Agenzia veneta per i pagamenti in agricoltura, a cui è affidata la gestione tecnica, finanziaria e amministrativa dei procedimenti di finanziamento. «La prevenzione dei danni da predazione rientra tra le finalità della legge 50/1993 che prevede di contribuire agli oneri che gravano sulle imprese agricole e zootecniche per difendersi dalla fauna selvatica e dalle specie protette», spiega Giuseppe Pan, assessore all’agricoltura e alla caccia della Regione Veneto, «e quest’anno, in considerazione anche della diffusione del lupo sul territorio, la Regione ha previsto di destinare il fondo a forme di aiuto indiretto agli allevatori e agli agricoltori che investono per la sicurezza delle proprie aziende e del proprio patrimonio zootecnico». Gli interessati devono far domanda ad Avepa per progetti finanziabili da un minimo di 500 a un massimo di 10mila euro: i contributi regionali saranno assegnati dopo un’istruttoria condotta da Avepa e sulla base di una graduatoria, tra i criteri di maggior punteggio ci sono: titolo di imprenditore agricolo o imprenditore agricolo professionale; età inferiore ai 40 anni; non aver già ricevuto attrezzature e dotazioni nell’ambito dei progetti Life 12 Nat/It/000807, Life WolfAlps e Life 13 Nat/Si/000550, Life Dinalp Bear; esercitare la monticazione in malga; essere allevatore di ovini o caprini o avere più di 500 capi. Chi viene ammesso al contributo ha tempo tre mesi per l’acquisto delle attrezzature, pena la revoca dei soldi. Rientrano nelle spese il kit di elettrificazione per recinto collegato a rete (minimo 400 euro); kit di elettrificazione per recinto di protezione con alimentazione autonoma senza pannello solare (500 euro) o con pannello solare (600 euro); recinzione elettrificata semovibile a filo con pali di legno (2,50 euro a metro lineare); recinzione elettrificata mobile, a rete o a fili (minimo 4) con supporti in materiale sintetico (2 euro a metro lineare); dissuasore acustico e luminoso, con pannello fotovoltaico e sensore remoto (500 euro). Con queste procedure e con questi prezzi sembra molto difficile un’azione efficace di prevenzione dei danni da grandi carnivori, ma pare che la Regione stia correndo ai ripari inserendo nelle prossime misure per l’ inverno 2018 - 19 del Piano di sviluppo rurale azioni per la prevenzione. Ne parlerà l’assessore Pan in un prossimo incontro con i sindaci. •

V.Z.

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