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IN LESSINIA

Bater marso
riparte con i botti
dei trombini

Bater marso riparte con i botti dei trombini (Zambaldo)

È tornato in Lessinia «Bàtar marso» o «Ciamàr marso», un appuntamento legato alla cultura contadina e pastorale occasione per i giovani e meno giovani del paese per lanciare frizzi ed epiteti nei confronti di personaggi conosciuti per i quali si annunciavano improbabili matrimoni, o si canzonavano coppie di fidanzati prossime al matrimonio.

 

Ripreso dall’associazione culturale I Pistonieri dell'Abbazia, l’evento ha visto la partecipazione di grandi e piccoli, una cinquantina di persone divise in due gruppi che si sono alternati a scambiarsi a distanza frizzi ed epiteti. Un gruppo stava in piazza Mercato, l’altro sulla collina sopra la Conca delle Perle a chiedere e rispondere. Il dialogo è stato alternato dal rumore assordante di piatti, racole, bandoti, campane e campanacci, in un tripudio infernale di rumore che doveva avere il compito di risvegliare la primavera perché prendesse il posto dell’inverno ormai alle ultime battute.

 

Quattro coppie di trombini, distribuiti ai quattro punti cardinali della valle, hanno consacrato con il loro botto il clima festoso della manifestazione, che ha origine pagana ed è legato ai miti della fecondità e all’inizio del nuovo anno, che nella civiltà contadina coincideva con il mese di marzo e il risveglio primaverile. 

Vittorio Zambaldo

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