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«Baci» da Rezzele
poetessa cimbra
di Selva di Progno

La raccolta di poesie di Adriana Rezzele
La raccolta di poesie di Adriana Rezzele
La raccolta di poesie di Adriana Rezzele
La raccolta di poesie di Adriana Rezzele

Cimbra di contrada Bernardi di Selva di Progno, di carattere forte come le rocce del Carega e dolce come i profili della Lessinia che gli fanno da scenario, Adriana Rezzele è autrice di una nuova raccolta di poesie: Baci. Laureata in Geografia con una tesi che mette a confronto Lessinia ed Erto, la patria di Mauro Corona, di cui è da anni grande amica, Rezzele è al suo terzo volume di poesia dopo Scoltéme un fià del 1999 e Vivere del 2011. Scrive da quando aveva 16 anni e alla soglia dei 47 ha ancora l’entusiasmo, lo spirito e la forza che solo la poesia può dare sempre, senza età.

Baci è una raccolta di sentimenti, momenti forti dell’ autrice, vissuti intimamente e raccontati con le parole quando impetuosa e impellente si fa la necessità dell’ispirazione: «È un momento liberatorio: sto male e vengo a volte travolta da ricordi dolorosi, ma la poesia mi aiuta a liberare l’anima. È una necessità di cui non potrei fare a meno, la poesia, e questi versi spero diano anche ad altri un’emozione e un pensiero», dice di sé.

«Male, male, male/ che vada/ resta la Poesia./ Potrei perdere tutto nella vita,/ l’importante è sapere che:/ “na corona par pregar,/ on derlo de me papà,/ e la poesia, nissuni podarà/ mai portarmeli via”». In questa breve composizione condensa i temi di Baci, il mal di vivere, la Poesia che scrive con l’iniziale maiuscola, la preghiera, il ricordo del padre che è stato figura di riferimento unica assieme ai nonni nella sua infanzia, per lei orfana di madre appena nata.

«Baci è un saluto che l’autrice rivolge al lettore lasciandolo intuire, fin da subito, la cifra stilistica di questi versi», scrive Silvia Zanolla nella premessa, «immediati e spontanei come un bacio ma, proprio come un bacio, portatori di significati molteplici e tutt’altro che scontati».

«La felicità è qui/ tra i gerani rossi e rosa/ di casa mia»: tre versi condensano il mondo di Adriana, che guarda all’intimo, ma spazia anche sull’infinito, dal balcone della piccola contrada perché: «Quando poi comincio a leggere,/ e come quando comincio a pregare. Mi calmo,/ il cuore si calma,/ sono in pace.../ E mi salvo».

IN QUESTA DIMENSIONE è la poesia che gioca il ruolo determinante e ineffabile perché «I versi più belli/ sono quelli che non riesci a dire,/ è il dolore che non sai scrivere/… I versi più cari/ sono quelli che proprio non riesci a scrivere/ i versi più veri.../ restano lì, sul cuore,/ il tempo che serve/ perché tu li possa dimenticare».

Se l’italiano è la lingua del cuore, il vernacolo è quello riservato alla casa, al paesello, al suo paesaggio, alla contrada e le ultime tre liriche della raccolta sono una dichiarazione d’amore nella lingua di casa per l’Assunta de Progno, la santa patrona del paese, il torrente che scorre davanti a casa e «la bela contrada».

Il volume, impreziosito sulle due copertine da riproduzione di quadri di Charlie e Luciana Taioli, sarà presentato questa sera alle 20.45 alla biblioteca comunale di Tregnago in piazza Massalongo e sabato sera alla stessa ora, nella sala consiliare di San Pietro di Morubio, in una serata patrocinata da Comune e Pro loco, presentata da Charlie e Silvia Zanolla, con interventi dei sindaci e degli assessori di San Pietro di Morubio e di Selva di Progno e con letture inframezzate alle musiche eseguite dal maestro Massimo Florio. Ingresso libero. V.Z.

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