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Addio ad Alberti,
sindaco per 25 anni

Michelangelo Alberti
Michelangelo Alberti
Michelangelo Alberti
Michelangelo Alberti

È morto a 81 anni Michelangelo Alberti, cavaliere della Repubblica, per 25 sindaco di San Mauro di Saline, in due tornate, dal 1969 al 1985 e quindi dal 1989 al 1998.

Allevatore e agricoltore di Tavernole, antico Comune cimbro poi confluito in San Mauro, Alberti veniva dalla scuola della Democrazia cristiana degli anni Cinquanta e Sessanta e fu collaboratore del deputato Vincenzo Casati, a cui successe nel ruolo di primo cittadino quando il parlamentare fu costretto dallo statuto della Cisl, di cui divenne segretario, a scegliere fra il mandato amministrativo e quello sindacale.

È una delle figure storiche della Lessinia, molto amico di Gelmino Peloso (el Risso da Campo), sindaco di Selva di Progno in anni in cui l’attenzione dei grandi partiti anche verso i piccoli Comuni di montagna aveva il suo benefico effetto.

«Era orgoglioso», racconta il figlio Luciano, «che San Mauro fosse il primo Comune della montagna veronese ad avere tutte le strade asfaltate. Amava la politica che viveva con spirito di servizio e di comunità secondo le regole che una Dc uscita dalla guerra e dalla dittatura aveva inculcato nei suoi iscritti. L’amministrazione non gli ha mai portato nessun vantaggio, anzi gli fece perdere ore di lavoro e tempo da dedicare alla famiglia, ma lo arricchì dentro con animo sensibile e aperto al dialogo con tutti».

«Ebbe la grande intuizione», ricorda Vito Massalongo che lo affiancò come consigliere per alcuni anni e durante il suo mandato fu anche assessore alla Cultura in Comunità montana della Lessinia, «di cedere ad Agsm l’acquedotto del paese che era obsoleto, esempio via via seguito da altri sindaci fino alla più recente soluzione dell’Ambito territoriale omogeneo e alla gestione di Acque Veronesi».

Il sindaco Italo Bonomi aggiunge che nel periodo dei mandati amministrativi di Alberti, «si stava compiendo il passaggio di San Mauro, da Comune quasi esclusivamente agricolo a paese con vocazione turistica, processo aiutato anche dalla facilitazione dei collegamenti con la città grazie alla costruzione della nuova strada San Mauro – San Rocco che fu una delle sue opere».

«Alberti», prosegue Bonomi, «ha sfruttato per il territorio le nuove opportunità del turismo legate alla seconda casa, ma non ha dimenticato le radici profondamente agricole del territorio e della popolazione, favorendo il passaggio da un’agricoltura di sola assistenza ad un’agricoltura incentrata sulla produzione».

«Gli va riconosciuto di aver favorito l’ammodernamento e il potenziamento delle strutture agricole produttive, operando in prima persona anche con la propria azienda come esempio. Sono passati molti anni da quando Alberti si è ritirato dalla politica attiva, però quanto da lui fatto è ancora presente nel ricordo della sua famiglia e della popolazione che gliene rende merito e lo ringrazia», conclude Bonomi.

Michelangelo Alberti lascia la moglie Maria Domenica e i figli Pietro, Silvana e Luciano, con uno stuolo di nipoti che lo adoravano.

I funerali si celebreranno questo pomeriggio alle 16, nella chiesa parrocchiale, partendo con il feretro alle 15.20 dalla casa funeraria Arena di Caldiero.V.Z.

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