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IL PIC-NIC? BON TON

Anche un pranzo al sacco in spiaggia o in montagna ha le sue regole da seguire
Anche un pranzo al sacco in spiaggia o in montagna ha le sue regole da seguire
Anche un pranzo al sacco in spiaggia o in montagna ha le sue regole da seguire
Anche un pranzo al sacco in spiaggia o in montagna ha le sue regole da seguire

Fantasia e tanta educazione alimentare ed ecologica. Sono questi gli ingredienti del picnic bon ton in spiaggia sotto l’ombrellone, in montagna, al lago o in campagna, che tanto piace agli italiani in vacanza. Poche e semplici regole da tenere a mente per trascorrere un bel pranzo all’aria aperta, dalla preparazione a casa del menu leggero ma gustoso, all’allestimento. Stop, quindi, a piatti unti e ipercalorici: prediligere cibi monoporzione sottovetro, molto di moda quest’anno il «food jar» - ovvero il cibo in appositi barattoli - e bandire piatti dagli odori troppo intensi. Bene pasta fredda, insalate di riso, cannoli di Bresaola della Valtellina Igp, ricca di proteine ad alto valore biologico e povera di grassi, come consiglia il nutrizionista Michelangelo Giampietro, docente nella Scuola dello Sport Coni a Roma. Ma anche spiedini di pollo, sformati di verdure, frittatine già tagliate e torte salate. La dieta migliore in spiaggia? «La soluzione è quella di consumare pasti con porzioni più piccole, preparati con cibi freschi e leggeri e fare spuntini più frequenti con frutta di stagione oppure centrifugati di frutta, verdura ed erbe aromatiche fresche particolarmente ricche di acqua, minerali e vitamine. A seguire, si può aggiungere una bresaola per mantenere la linea senza rinunciare al gusto». Quanto alla preparazione, i piatti si «lavorano» a casa per poi conservarli in frigorifero, trasportandoli in una borsa termica. Il nutrizionista consiglia di evitare alimenti che richiedono aggiunta di sughi, salse e condimenti vari: oltre al fatto che possono cadere dal piatto e sporcare, causano sonnolenza e digestione lunga e non permettono al mare o al lago di fare il bagno in tempi brevi. Praticità, inoltre, è la parola chiave anche per il come mangiare: quindi niente coltelli ma solo forchette. Altro consiglio utile, cercare di lasciare meno tracce possibile per evitare di attirare insetti: no a pietanze troppo speziate o fritte, così come bandire le preparazioni a base di pesce, formaggi stagionati o uovo sodo. Attenzione anche agli allestimenti, bandendo tende e costruzioni improvvisate, così come fornelli da campeggio, scaldavivande, zuppiere e tinozze. Sì, invece, a contenitori informali e colorati, meglio una sola borsa frigo che due. E i contenitori? Se non adatti, rischiano di alterare sapori e consistenze; via libera ad acciaio e vetro per frutta, frittate, insalate di verdure o di pasta; no all’acciaio nel caso di cibi molto acidi o con tanto limone e alla pellicola per avvolgere alimenti ancora caldi o unti. Mare, lago, fiume, boschi e prati, infine, sono dei beni pubblici da proteggere: questo significa non lasciare mai rifiuti in giro. Non dimenticare di portare con sé i sacchetti per lasciare il posto come lo si è trovato. •

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