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«Ha vinto l’accanimento nei confronti della Boscaini»

Ugo Piccoli
Ugo Piccoli
Ugo Piccoli
Ugo Piccoli

Ugo Piccoli, il presidente dell’associazione Città solidale che a Bussolengo aveva espresso la lista civica omonima, conferma il suo appoggio alla minoranza consiliare di Paola Boscaini. Già presidente del Consiglio, carica che poi ha lasciato a Luciano Penna per tornare semplice consigliere, Piccoli fa il punto sulle recentissime vicende che hanno portato all’elezione di Roberto Brizzi a sindaco. «Alla nostra prima riunione di gruppo per analizzare sommariamente quanto successo», esordisce, «ho evidenziato che l’esito delle elezioni ha bocciato la nostra linea politica per Bussolengo, centrata sulla civicità pura e non mascherata degli schieramenti». Quali sono state le cause della sconfitta? «Possono essere molteplici, non ultima una campagna elettorale molto aggressiva verso la figura di Paola Boscaini. Sui social sono state vomitate le cattiverie più assurde contro di lei: evidentemente hanno raggiunto il loro scopo. Questo lo dico perché, se analizziamo i cinque anni di amministrazione Boscaini, credo che tutti debbano riconoscere la correttezza e la limpidezza della sua azione amministrativa. Lo ha riconosciuto a Telearena anche il neo sindaco Brizzi. Avere sistemato i conti, cosa non certo facile anche dal punto di vista della tecnica di bilancio, e avere rilanciato alla grande in tutti i settori e a tutti i livelli istituzionali la nostra cittadina di Bussolengo credo sia sotto gli occhi di tutti. A un certo punto però, ho l’impressione che non abbiamo saputo interpretare le ansie dei cittadini nonostante gli sforzi che abbiamo fatto per incontrarli in tanti incontri organizzati anche settimanalmente nei vari quartieri e siamo stati percepiti come troppo autoreferenziali. Se a questo aggiungiamo una palese ostilità verso l’azione dell’ex sindaco di alcuni settori della macchina comunale, credo che non resti molto da dire». Come se lo spiega quel tutti contro la Boscaini? «Non me lo spiego. Ma le logiche politiche seguono talvolta strade tortuose e complicate e bisogna saperne leggere la segnaletica. Dote che forse ci è un po’ mancata, impegnati come eravamo a rilanciare in fretta Bussolengo. Fin da subito è stata veicolata un’ immagine fuorviante di Paola Boscaini. Si è detto che interpretava il suo ruolo in maniera troppo autoritaria. Lo posso smentire nel modo più categorico. Ognuno ha la sua personalità, certo, e la Boscaini ha indubbiamente una personalità forte. Ma questo non vuol dire essere autoritari, anzi. Per amministrare una realtà come Bussolengo credo che avere una personalità autorevole piena di idee e di iniziative sia un vantaggio». E adesso come vi comporterete dai banchi dell’opposizione? «Di certo il nostro gruppo, che non avrà rappresentanti in Consiglio, si strutturerà sul territorio per supportare al meglio l’azione di Paola Boscaini. Staremo vicino ai cittadini di Bussolengo dei quali soli ci interessa il benessere e la coesione sociale.. Come in Italia, a livello centrale, si apre anche in periferia e in particolare a Bussolengo una stagione politico-amministrativa diversa che vede il nostro progetto portato avanti dai banchi dell’opposizione, magari allargato ai partiti presenti sul territorio. Tutto è in movimento. Non abbiamo mai cercato le “careghe”, come si dice, come non abbiamo mai cercato e mai cercheremo di mangiare il pane della politica. Continueremo così, ovviamente, liberi onesti e solidali, vicini al nostro leader Paola Boscaini». •

Lino Cattabianchi

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