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A scuola si impara cosa accade
se non si rispettano le regole

L’Istituto comprensivo don Cesare Scala di Peri ha aderito al progetto di educazione alla legalità che ha coinvolto 22 alunni delle due classi terze delle medie.

Gli incontri si sono svolti in questi giorni, nell’ambito del progetto «Carcere 663- Acta Non Verba» curato da Maurizio Ruzzenenti.

Nel corso dei primi due incontri del progetto, svoltisi nell’orario scolastico, attraverso giochi, lavori di gruppo, compilazione di questionari e comunicazione dei relatori, i ragazzi sono stati condotti a scoprire il vero significato di «regola», della necessità del suo riconoscimento e della indispensabilità del suo rispetto. Sono poi state analizzate le conseguenze del rispetto o meno delle medesime.

Il terzo incontro è stato dedicato alla visione e commento di un film che ha permesso ai ragazzi di riflettere sull’argomento in questione.

Nel quarto incontro hanno parlato ai ragazzi, portando la loro esperienza di quotidiano impegno per la legalità: il comandante della Compagnia dei carabinieri di Caprino, maggiore Christian Arvoti, Antonio Gesumunno del Tribunale di Verona, quattro rappresentanti dell’associazione «Essere clown», che operano nella casa circondariale di Verona, Sofia Fontana dell’Ufficio esecuzione penale esterna di Verona (Uepe) e Paolo Fraizzoli della Comunità dei giovani, che accoglie persone in difficoltà.

I ragazzi, durante quest’ultimo incontro, hanno posto delle domande, talora molto interessanti e curiose, agli ospiti. «Il Progetto è sempre molto interessante e stimolante sia per gli alunni che per gli insegnanti», commenta la professoressa Flavia Sometti. «Gli alunni stanno ora lavorando allo svolgimento di un tema come riflessione conclusiva del percorso fatto».

«Il corso di quest’anno è simile a quello dello scorso anno», aggiunge Ruzzenenti. «Ha cambiato nome intitolandosi (come prevede il superiore ministero dell’Istruzione) Corso di potenziamento delle competenze di cittadinanza globale».

L’istituto non è nuovo a questa esperienza. Le novità di quest’anno consistono nel fatto che si è sempre nel progetto dell’Usp di Verona Rete cittadina e Costituzione, coordinato dal dirigente del Medi di Villafranca e diretto dalla professoressa Anna Lisa Tiberio, ma anche nell’ambito del tavolo di lavoro «Legalità e giustizia. Percorsi di riflessione, educazione e sensibilizzazione alla cittadinanza», promosso e finanziato dal Centro servizi volontariato di Verona. Questo ha permesso alla scuola di avere il corso completamente gratuito, compresi i materiali e le fotocopie e di godere della presenza di un esperto che ha affiancato lo staff dell’associazione nelle prime due lezioni e di ricevere degli omaggi dalle associazioni nostre partner, materiale fatto da persone detenute o in difficoltà. La settimana scorsa, infatti, la Comunità dei giovani, rappresentata da Fraizzoli, ha portato un cesto di oggetti confezionati dalle donne del Caffè Bijoux. Altri omaggi arriveranno in futuro, non appena i detenuti li avranno preparati. G.G.

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