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A Raldon parte la biblioteca in autogestione

Don Fabrizio, Rosetta Ambroso e Grazia Filippi FOTO  AMATO
Don Fabrizio, Rosetta Ambroso e Grazia Filippi FOTO AMATO
Don Fabrizio, Rosetta Ambroso e Grazia Filippi FOTO  AMATO
Don Fabrizio, Rosetta Ambroso e Grazia Filippi FOTO AMATO

Parte a Raldon una biblioteca autogestita. L’iniziativa «Libri in libertà» nasce da un’idea della maestra Rosetta Ambroso, insegnante da poco in pensione che l’ha proposta agli amici della frazione lupatotina, dai quali ha ottenuto l’appoggio. «Io e la mia collega Grazia Filippi e un gruppetto di altre persone appassionate di libri e di lettura vogliamo aprire qui a Raldon un punto-libri», spiega l’ex insegnante. «Quello che intendiamo attivare è un luogo di scambio in cui liberamente e gratuitamente si possano prendere o lasciare libri, per far circolare la lettura nel nostro paese. I libri dovrebbero essere per tutte le età: bambini e ragazzi, giovani e adulti». Il primo problema da affrontare è stato quello dello spazio per la raccolta e la distribuzione dei libri. «Ci siamo subito rivolti alla parrocchia, considerandola una specie di sbocco naturale, dove don Fabrizio Maffessanti e il Consiglio Pastorale hanno accolto con favore il progetto e ci hanno messo a disposizione un locale», prosegue la maestra Rosetta, che confessa di essersi ispirata all’iniziativa già messa in atto nel Comune di Bologna. «Una iniziativa lodevole, per cui stiamo rendendo disponibile un locale sotto il campanile», commenta il parroco don Fabrizio. «Abbiamo dato il nostro appoggio nella consapevolezza che anche la parrocchia possa avere un suo volto “culturale” rivolto alla comunità di Raldon». «La maestra Rosetta ha sempre idee apprezzabili e costruttive per la realtà raldonate», aggiunge Dario Poli, componente del consiglio pastorale. Ottenuto lo spazio c’era il problema dei libri. «Per iniziare questa avventura dobbiamo raccogliere un certo numero di volumi e per questo abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti», dice ancora la maestra. «Ogni famiglia può contribuire alla realizzazione del nostro progetto donandoci quei libri che magari ai ragazzi non interessano più, oppure che non ci stanno più nella libreria di casa. L’unica condizione che poniamo è che i testi siano in buono stato. Al momento, poi, è stato deciso di non ricevere enciclopedie». Il punto di raccolta si trova in canonica, dal lunedì al venerdì, dalle 10 alle 11. «La prima donazione che abbiamo ricevuto è stata quella di un pacco di libri gialli dell’investigatore Nero Wolfe ma molti altri residenti di Raldon hanno annunciato di voler consegnare i loro volumi in disuso», riferiscono le due maestre. L’iniziativa è stata infatti annunciata anche sulle pagine locali dei social, ottenendo il plauso unanime dei raldonati che hanno testimoniato con i loro post l’apprezzamento per la minibiblioteca di Raldon. Le due maestre hanno in animo di aprire i loro «Libri in libertà» prevalentemente di pomeriggio e di far diventare la libreria un punto di relazione. «Gli orari di apertura verranno meglio definiti in relazione al numero di volontari che assicureranno la loro presenza», dice la maestra Rosetta. «Noi in concorrenza con il Comune? Ma scherziamo? Abbiamo voluto soltanto rispondere all’esigenza di favorire la lettura e di assecondare la nostra passione per i libri», osserva la maestra Ambroso, che ha concluso da pochi giorni, con la pensione, la sua esperienza di insegnante. La possibilità di attivare nella frazione lupatotina una succursale della biblioteca comunale era emersa nel gennaio scorso in consiglio comunale. L’ex consigliere Andrea Chieppe aveva domandato se ci fosse questa possibilità. Il sindaco Attilio Gastaldello aveva definito l’ipotesi di una biblioteca a Raldon «certamente percorribile» nell’ambito dell’utilizzo degli spazi risultanti dalla ristrutturazione delle ex scuole elementari di via Scaiole. •

Renzo Gastaldo

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