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Vescovo, iman e rabbino al primo Festival Incontro

Una neonata e la madre al Caritas Baby Hospital di Betlemme
Una neonata e la madre al Caritas Baby Hospital di Betlemme
Una neonata e la madre al Caritas Baby Hospital di Betlemme
Una neonata e la madre al Caritas Baby Hospital di Betlemme

Primo Festival Incontro, domani, con gli studenti di alcune classi delle scuole primarie di Bardolino, Calmasino, Lazise e Colà, oltre a una rappresentanza delle scuole medie di Bardolino, al vescovo monsignor Giuseppe Zenti, al rabbino Yosef Labi e all’imam Mohamed Guerfi di Verona, ai sindaci di Bardolino e Lazise, Ivan De Beni e Luca Sebastiano, all’assessore Edi Maria Neri del Comune di Verona e ai volontari dell’associazione Aiuto Bambini Betlemme che si prende cura del Caritas Baby Hospital, l’ospedale pediatrico di Betlemme le cui porte sono aperte per bimbi ammalati e loro madri indipendentemente da religione, etnia, estrazione sociale e disponibilità economica. Tutti insieme, a partire dalle 9.30, saranno a Bardolino per la prima edizione sul tema del dialogo e della pace. Si tratta dell’evento conclusivo del progetto «Ponti di Pace» che in febbraio ha portato a Verona 240 alunni delle classi quinte delle primarie e una rappresentanza delle medie, tutti appartenenti all’Istituto scolastico Falcone-Borsellino (comprende Bardolino e Lazise), a conoscere i luoghi di culto delle tre grandi religioni monoteiste - vescovado, sinagoga e centro islamico - e le loro guide spirituali. ORA QUELLE STESSE GUIDE, insieme alle autorità civili e al dirigente scolastico Eugenio Campara, s’incontrano a Bardolino per partecipare a questa festa voluta da bambini e ragazzi delle scuole e organizzata dal professore di religione Frantz Kourdebakir per promuovere la cultura dell’incontro e del dialogo, un cammino di crescita condivisa, atteggiamenti d’integrazione e solidarietà. Ad aprire l’incontro nella piazza del Porto il soprano Marina Madau, a seguire la Junior Band e il coro della scuola Angels of the Pop’s. La cerimonia si concluderà alla Preonda, pietra simbolo di Bardolino. Qui, dopo un breve discorso da parte del maestro Kourdebakir e gli interventi di vescovo, rabbino e imam, verrà intonato il canto La Preonda; poi bambini e ragazzi presenteranno alcuni lavori su pace e condivisione, porranno quesiti e avvieranno un dialogo con i tre rappresentanti religiosi e le autorità civili. «La Preonda è luogo di unione e simbolo di accoglienza per antonomasia, a Bardolino, ed è stata scelta per questo come scenografia ideale del Festival dell’Incontro», sottolinea la vice sindaco e assessore all’istruzione, Marta Ferrari. «Il maestro Frantz Kourdebakir è arrivato quest’anno nella nostra scuola, ma è riuscito in poco tempo a coinvolgere tutti in un vortice d’iniziative ed entusiasmo». Non potevano mancare i volontari dell’associazione Aiuto Bambini Betlemme, dato che «incontro e pace sono le parole che ci spingono a continuare ogni giorno la nostra attività», sottolinea il presidente, Luigi Vassanelli. «Il Caritas Baby Hospital oggi è una struttura insostituibile in un’area in cui vivono circa 300mila bambini senza una reale possibilità di assistenza sanitaria. Per loro rappresenta un’oasi di salute e tranquillità in un territorio particolarmente difficile». L’ospedale pediatrico, dove l’anno scorso sono stati visitati 50mila bambini, non gode di alcun sostegno pubblico, realizza attività e progetti esclusivamente grazie a donazioni e impegno di privati e associazioni. •

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