<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Rotonda in ritardo disagi per la gente «E costa troppo»

Operai al lavoro a San Benedetto di Lugana: la rotonda è in ritardo  FOTOSERVIZIO PECORA
Operai al lavoro a San Benedetto di Lugana: la rotonda è in ritardo FOTOSERVIZIO PECORA
Operai al lavoro a San Benedetto di Lugana: la rotonda è in ritardo  FOTOSERVIZIO PECORA
Operai al lavoro a San Benedetto di Lugana: la rotonda è in ritardo FOTOSERVIZIO PECORA

Cantiere ancora aperto a San Benedetto di Lugana, frazione di Peschiera, per realizzare la rotonda all’incrocio tra le vie Bell’Italia, strada Bergamini e strada San Benedetto. Il prolungarsi dei lavori, con la chiusura di mezzo chilometro sulla trafficata via Bell’Italia, sta generando qualche malumore tra residenti e commercianti. Le deviazioni permettono di raggiungere ogni civico attraverso le strade secondarie, ma la preoccupazione è per l’intensificarsi del traffico di questi giorni, prova generale dell’avvio della stagione turistica. Timori di cui si sono fatti portavoce i consiglieri di opposizione del Gruppo unico Giuditta Bolognesi, Francesca Sanna e Giovanni Chincarini, che hanno protocollato una lettera indirizzata alla sindaca Orietta Gaiulli con la «richiesta urgente di informazioni». I consiglieri citano le «difficoltà che questa situazione sta causando a residenti e operatori commerciali, che in alcuni casi hanno visto ridursi i loro incassi abituali» ma anche il «flusso veicolare che subirà ulteriori intasamenti, oltre a essere dirottato su strade secondarie non adatte a sostenere tale mole di traffico». Chiesti poi i provvedimenti che l’amministrazione intende attuare per «evitare intasamenti e ingorghi», le misure «per supportare gli operatori commerciali danneggiati», ma anche il numero di operai impiegati nel cantiere, se sono stati effettuati subappalti e se sono previste penali per i ritardi. SCELTA PROGETTUALE. In separata sede, Bolognesi critica anche la scelta progettuale: «La rotatoria», spiega, «costerà circa 600mila euro, cifra enorme motivata anche dalla necessità di creare la fontana al centro. Ma visto che la confinante area vicina alla scuola materna verrà solo in parte riqualificata realizzando un parco, secondo noi si poteva dirottare una quota dell’ingente somma per realizzare un parco più ampio e una sorta di piccola piazza che a San Benedetto manca». L’AVVIO DEI LAVORI. Gaiulli aveva più volte assicurato, all’inizio dei lavori, che la rotonda sarebbe stata conclusa «al massimo per Pasqua». La consegna contrattuale dei lavori è avvenuta il 27 novembre, stabilendo 90 giorni di esecuzione: escludendo le festività e contando i sabati, la rotonda doveva essere pronta a metà marzo. «Abbiamo concesso una proroga fino al 7 aprile», fa sapere Gaiulli contattata al telefono. Il costo è sostenuto dalla Domino srl di Paolo Caldana, in base all’accordo pubblico-privato siglato con il Comune (in cambio della concessione di 24.700 metri cubi tra residenziale e commerciale). L’esecuzione è stata affidata alla Caldana Costruzioni srl. «L’impresa è stata sollecitata più volte, ma ha gestito con superficialità la mole di lavoro», riconosce la prima cittadina, citando allo stesso tempo possibili attenuanti: non solo il rinvenimento di lastre di amianto in una porzione del parcheggio della scuola dell’infanzia, ma anche «i sottoservizi, fili elettrici e linee telefoniche, trovati a venti centimetri dalla superficie anziché ad ottanta e quindi volendo fare i lavori a regola d’arte abbiamo chiamato tutte le società fornitrici per far sistemare i loro cavi a una maggiore profondità, ma questo ha comportato un dispendio di tempo notevole». Ci sono infine le lungaggini dovute al maltempo. «La posa dei cubetti di porfido è quasi ultimata, il problema è la resina che deve essere messa come collante: perché il lavoro sia efficace servono almeno quattro giorni di bel tempo prima della posa e altrettanti dopo». Quanto ai disagi, risponde Gaiulli, «ho parlato con alcuni residenti e titolari di campeggi e mi hanno assicurato che non ne stanno vivendo. Se per altri non è così, mi dispiace, ma invito gli operatori a considerare che se mai dovessero avere una perdita economica, la recupereranno al termine dell’opera grazie alla riqualificazione della zona». Non sono infine previste ulteriori misure viabilistiche: «Il traffico non locale va sulla tangenziale», conclude la sindaca, «Il provvedimento iniziale è esaustivo». •

Katia Ferraro

Suggerimenti