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Pecora brogna raccontata dagli alunni in un corto

Una scena del corto coi bambini e la lana
Una scena del corto coi bambini e la lana
Una scena del corto coi bambini e la lana
Una scena del corto coi bambini e la lana

La montagna è una sola, seppur con mille sfaccettature, peculiarità e tradizioni. Ora tanti bimbi lo sanno . Oggi si potrà approfondire la storia dell’allevamento delle pecore in Lessinia, attività condotta anche sul Monte Baldo, tradizione antica riscoperta dai bambini della scuola primaria di Erbezzo che l’hanno documentata nel video «Calda montagna», uscito lo scorso anno. Il cortometraggio, per iniziativa della Biblioteca museo del Monte Baldo di cui è vicepresidente il consigliere provinciale alla montagna Serena Cubico sarà proiettato alle 21 in sala consiliare, ha ottenuto il premio a Venezia nell’ambito del Concorso tutela valorizzazione promozione del patrimonio linguistico e culturale veneto voluto da assessorato regionale all’identità Veneta, ministero dell’istruzione, Ufficio scolastico regionale per il Veneto e «Unione pro loco» (Unpli) veneto per la Giornata del Popolo Veneto. Saranno tra gli altri presenti il consigliere all’agricoltura Giuliano Menegazzi, Cristina Ferrarini responsabile del «Progetto lana» gestito dall’associazione per la tutela della pecora Brogna di Bosco Chiesanuova. Presenterà il video la maestra Barbara Massella. Dal titolo idealmente collegato al calore della lana, ha impegnato per 4 mesi 27 alunni della primaria con le insegnanti che hanno lavorato coi genitori, i quali hanno ad esempio cucito i vestiti, e tanta gente del posto, agricoltori e allevatori, che reso disponibili attrezzature e case d’altri tempi per le riprese. Si affronta così la tematica della reintroduzione della allevamento della pecora in Lessinia. «I ragazzini hanno vissuto un’esperienza diretta perché hanno ad esempio partecipato alla transumanza delle greggi e, seguiti da una esperta, ad un laboratorio di filatura e cardatura della lana», spiega l’insegnante. Aggiunge Menegazzi: «Questa razza ovina ebbe il suo boom al tempo degli Scaligeri, 1400 1500, poiché produceva una delle migliori lane il cui filato si usava anche nel lontano Medio Oriente. Con l’avvento dei prodotti sintetici andò in disuso, la pecora Brogna fu sempre meno allevata e rischiò di andare in estinzione. Abbiamo creato questa associazione per rivalorizzarne il prodotto che, in questi ultimi anni, è passato da prodotto di scarto a fonte di reddito. Il documentario riguarda l’elevamento ovino ma è stato occasione per parlare di questa produzione di nicchia e presentare l’associazione». Ad ogni modo, nel video, è proprio la pecora Brogna a raccontare , in dialetto, la propria storia dall’insediamento negli Alti Pascoli della Lessinia ai giorni nostri. •

B.B.

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