In occasione della festa per il suo novantesimo compleanno, celebrato nella chiesa parrocchiale di Castelcerino pochi giorni fa, l’amministrazione comunale di Caldiero ha deciso di consegnare a Gianni Angiari una targa ricordo al termine della messa celebrata dal parroco di Soave don Stefano Grisi. Tutta la comunità di Castelcerino, oltre a parenti e amici, si sono riuniti per festeggiare il «giaguaro» (così era soprannominato quando giocava come portiere) e cavaliere. Nel consegnare la targa, il sindaco di Caldiero, Marcello Lovato, ha detto: «Il cavalier Angiari ha le radici piantate nella fertile terra di Caldiero di cui è uno dei figli più vivaci e stimati. Figlio che, come uomo di cultura, come baritono e come calciatore, come ricorda la targa che gli consegniamo oggi, ha diffuso nel mondo con la voce, la generosità, l’umanità e la sua cultura l’immagine di Caldiero. La cultura poi genera vita e vitalità: vitalità che il cavaliere Angiari sta dimostrando anche attraverso le azioni di solidarietà e di carità che sta cercando di concretizzare anche oggi. Un grazie riconoscente ad Angiari da tutti i caldieresi, per quanto ha fatto per promuovere la cultura a Caldiero». Alla messa ed al successivo momento di festa a Castelcerino, sono stati presenti, per il Comune di Soave, l’assessore alla cultura Alice Zago e il vicesindaco del Comune di Bonavigo, Luigi Fontana, amico di famiglia, accanto ad altre personalità del mondo dell’imprenditoria, della cultura e dell’arte. Tutti amici di lunga data che hanno conosciuto da vicino il talento, l’uomo e la bontà d’animo del baritono veronese.