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Mozione perché Campo
torni subito al Comune

Una veduta di Campo
Una veduta di Campo
Una veduta di Campo
Una veduta di Campo

Una mozione approvata in consiglio perché il sindaco e la giunta convochino la Fondazione Campo per far rispettare la sentenza del 29 maggio. Si è concluso con questa decisione, cui hanno dato voto favorevole anche i due consiglieri di minoranza presenti, Davide Benedetti e Ivano Brighenti, il consiglio dedicato alla presa d’atto della sentenza del tribunale di Venezia sul borgo di Campo.

La sentenza definisce nullo l’atto del 2009 con cui il Comune di Brenzone ha trasferito gratuitamente la proprietà di Campo alla Fondazione Campo e condanna la Fondazione Campo alla restituzione immediata al Comune di «tutti i beni dell'antico borgo medievale». I consiglieri di maggioranza, sindaco Tommaso Bertoncelli in testa, hanno ripercorso gli ultimi dodici anni di vertenze sulla questione, da quando cioè è nata la Fondazione Campo e, soprattutto, da quando la proprietà del borgo è stata ceduta alla Fondazione.

Dopo un excursus dettagliato fatto dinanzi ad un pubblico insolitamente numeroso, segno evidente che la questione interessa, Bertoncelli ha ribadito che Campo deve tornare subito nelle mani del Comune e che «un eventuale ricorso in appello della Fondazione, vista la chiarezza della sentenza, servirebbe solo a fare perdere tempo e ad inasprire i rapporti, vista l’assenza dei presupposti per farlo».

«Se invece», è stata l’apertura, «la Fondazione rinuncerà a fare ricorso, possibilità che ha per i prossimi sei mesi, si può cercare un accordo anche sui progetti in essere e si valuterà di fare anche qualcosa di condiviso. Voglio chiarire», ha ribadito il sindaco, «che su Campo nessuno vuole fare speculazioni edilizie: il borgo ha un vincolo monumentale e nessuno pensa di non ristrutturare. Va valorizzato». C’è stato anche spazio per le polemiche. Ad attaccare è stato il vicesindaco Aldo Veronesi. «Questa sentenza», ha detto, «è frutto di un lavoro di anni. È un successo, ma ci è costata molto in avvocati per contrastare la scelta scellerata di acquisire, dai privati, il 65 per cento della proprietà di Campo. Ora però non abbiamo nemmeno un progetto, visto che per quasi due amministrazioni il borgo non era di nostra proprietà. Ciò crea problemi». D’accordo l’assessore al bilancio Luisa Formaggioni e Giancarlo Devoti. Entrambi hanno ricordato: «Le spese fatte e, soprattutto, la multa da 827 mila euro comminataci dall’Agenzia delle Entrate, contro cui abbiamo vinto in primo grado per la compravendita di Campo dai privati al Comune, ci ha bloccato il bilancio per 3 anni e non ci ha consentito di fare opere pubbliche». Dai banchi della minoranza si è cercato di non alzare polemiche anche se Ivano Brighenti ha sostenuto che «con la vicenda di Campo, finora hanno vinto solo gli avvocati». Benedetti ha infine ricordato che «la Fondazione ha messo in sicurezza il borgo, che stava cadendo in pezzi» e ha auspicato un accordo. Martedi 4 luglio dovrebbe esserci in Comune l’incontro tra sindaco e presidente della Fondazione: lì si capirà il futuro di Campo.

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