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«La Regione dica qual è il futuro dell’ospedale»

Interni dell’ospedale di Malcesine
Interni dell’ospedale di Malcesine
Interni dell’ospedale di Malcesine
Interni dell’ospedale di Malcesine

Sale l’attesa a Malcesine per il tavolo permanente di confronto annunciato dall’assessore regionale alla Sanità Luca Coletto riguardo l’ospedale di Val di Sogno. La proposta di Coletto è arrivata come risposta alla protesta mossa dall’Aidm, l’Associazione interregionale disabili motori di Malcesine, che si era lamentata della situazione in cui versa il nosocomio dell’alto Garda – tra cui la carenza di personale e molti lavori di riqualificazione ancora da effettuare – minacciando di bloccare la Gardesana. Sebbene non si sia ancora decisa la data del primo incontro, che dovrebbe comunque essere a breve, l’amministrazione comunale malcesinese nel frattempo ha accolto con favore l’idea dell’assessore regionale. A Malcesine viene definita un’occasione importante per fare il punto della situazione «e chiarire una volta per tutte quale sarà il futuro dell’ospedale», sottolineano dal Comune. «L’istituzione del tavolo (a cui dovrebbero partecipare rappresentanti dell’Ulss 9 Scaligera, sanitari dell’ospedale, un esponente comunale e membri dell’Aidm, ndr), consentirà di affrontare tutte le questioni aperte sulla struttura sanitaria e sgomberare ogni tipo di dubbio sul suo futuro», aggiungono il vicesindaco Claudio Bertuzzi e l’assessore comunale Morena Strappazzon, riferendosi anche a chi teme una chiusura degli edifici ospedalieri di Val di Sogno. «SIAMO CONVINTI che l’Ulss e la Regione siano intenzionate a prendere in mano la situazione e sistemare l’ospedale per quanto possibile», sostengono gli amministratori melsinei, che intendono chiedere garanzie sia sulla struttura in sé che sui servizi, «innanzitutto per non perdere anche quei pochi che abbiamo». Uno dei temi principali sarà il personale sanitario e i servizi medici. «Serve un incremento del numero di fisioterapisti, ad oggi insufficiente (su cui l’Ulss peraltro ha già promesso rientri e nuovi ingressi nei prossimi mesi, ndr), ma anche la riapertura di ambulatori ad oggi chiusi», sostengono Bertuzzi e Strappazzon. Il riferimento è per esempio ad ortopedia, soppressa da tempo. «Un paese turistico come il nostro, con la presenza di molti appassionati di sport di vario genere, non può privarsi di un servizio ortopedico», sostengono gli esponenti dell’amministrazione comunale, sottolineando come con un ambulatorio di ortopedia si potrebbero curare infortuni non troppo gravi direttamente a Val di Sogno, senza costringere i pazienti a farsi medicare in Trentino o a Bussolengo o Peschiera. «MA È NECESSARIO implementare anche il servizio di diagnostica per esempio con personale in grado di leggere un ecografo», aggiungono dal municipio. Gli interventi riguardano anche la ristrutturazione degli edifici, a partire dal padiglione A. «Il confronto potrà definire meglio nel dettaglio tempistiche e fondi a disposizione. Siamo certi delle buone intenzioni di Ulss e Regione», concludono gli amministratori, «ma è giunto il momento di metterle in pratica. Chiediamo più servizi». Da parte sua l’assessore regionale Coletto, che nei giorni scorsi ha ribadito l’intenzione di proseguire nella riqualificazione della struttura di Val di Sogno e l’ingresso di nuovo personale, conferma la propria «piena disponibilità ad aprire il tavolo permanente anche la prossima settimana, in cui ci si potrà chiarire sulle varie tematiche e confrontarsi costantemente sul futuro dell’ospedale». •

Emanuele Zanini

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