<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

«La Grande Sfida» vince le paure in vetta

I ragazzi del Csi durante l’escursione della Grande Sfida, ritratti pieni di allegria a Tratto Spino
I ragazzi del Csi durante l’escursione della Grande Sfida, ritratti pieni di allegria a Tratto Spino
I ragazzi del Csi durante l’escursione della Grande Sfida, ritratti pieni di allegria a Tratto Spino
I ragazzi del Csi durante l’escursione della Grande Sfida, ritratti pieni di allegria a Tratto Spino

«La Grande sfida» è tornata sul Baldo. I partecipanti al progetto di sport ed handicap del Csi, Centro sportivo italiano anche quest’anno hanno fatto tappa a Tratto Spino. Sono una sessantina, fra ragazzi disabili e accompagnatori, le persone in soggiorno a San Zeno di Montagna, dove per una settimana praticano varie attività sportive negli impianti dell’hotel Sporting, sotto il coordinamento di Roberto Nicolis, a capo del progetto del Csi. I ragazzi che partecipano alla settimana estiva di San Zeno hanno disabilità motorie e cognitive: l’escursione sul Baldo, con l’esperienza in montagna è il naturale completamento delle attività estive. Per questo, la funivia di Malcesine, che è anche sostenitrice de «La Grande sfida», collabora con il Csi organizzando l’autobus per il trasporto, l’accoglienza e il trasferimento in quota. Molti dei partecipanti hanno vissuto per la prima volta la salita in funivia e la vista mozzafiato con il panorama del lago dall’alto, mentre per altri ragazzi c’è stata la vittoria su una loro paura dopo che l’anno scorso non se l’erano sentita di salire. Per chi, invece, ha preferito rinunciare, è stata organizzata la visita al castello di Malcesine.

Venerdì torneranno in quota altri ragazzi, coloro che partecipano al secondo gruppo estivo a San Zeno a partire da mercoledì.

«Il tema de «La Grande sfida» di quest’anno è «abitare il limite», che significa vivere e misurarsi con le proprie paure e cercare di superarle insieme con gli altri», afferma Roberto Nicolis. «Per questo obiettivo, la montagna è utilissima perché insegna molto. Per i nostri ragazzi, l’esperienza sul Baldo è stata molto educativa, sia per chi è salito per la prima volta ma soprattutto per quei giovani che l’anno scorso non ce l’avevano fatta e stavolta hanno vinto le loro paure. Una volta che siamo arrivati in alto, abbiamo anche fatto un’escursione fino al punto panoramico. Ci siamo fermati solo quando qualcuno del gruppo non ce la faceva», continua il coordinatore del progetto. «Il messaggio dell’ inclusione è che gli ostacoli si superano insieme sostenendosi. Se non si riesce, ci si ferma tutti. Cerchiamo attraverso il gioco, lo sport, la natura e la dimensione spirituale di sviluppare la cultura dell’ inclusione e dell’accoglienza. Ringrazio per l’aiuto che ci hanno offerto, oltre alla Funivia anche i Comuni di Malcesine e di San Zeno».

«Il Baldo è il paradiso per molti sportivi e noi vogliamo che lo sia per tutti. Anche per chi è meno fortunato e soffre di qualche disabilità», commenta il presidente della funivia di Malcesine Daniele Polato. «Per questo sosteniamo e favoriamo l’escursione in funivia per i ragazzi seguiti dal Csi, che hanno goduto del panorama e dei percorsi in quota. La natura e lo sport rappresentano un connubio di grande aiuto nelle difficoltà e sono contento che il gruppo guidato da Roberto Nicolis abbia potuto trarre vantaggio da questa esperienza».

Emanuele Zanini

Suggerimenti