<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Italpollina: quereliamo Testi se lo scontro proseguirà

Fabio Testi
Fabio Testi
Fabio Testi
Fabio Testi

Il caso Italpollina pronto ad arrivare a Roma. Davide Bendinelli, sindaco di Garda e deputato di Forza Italia, all’inizio di settembre invierà un’interrogazione parlamentare per mettere a conoscenza anche il ministero dell’Ambiente della vicenda legata all’azienda di Rivoli. Si tratta di una multinazionale attiva da oltre quarant’anni, tra le principali realtà specializzate nella produzione di fertilizzanti ricavati dalle deiezioni avicole. Bendinelli e i sindaci di Rivoli, Costermano, Affi, Caprino e Bardolino stanno portando avanti una battaglia per risolvere la questione degli odori emessi dagli stabilimenti dell’impresa che, sostengono assieme ai residenti del territorio dell’entroterra gardesano, spesso si estendono in ampie zone, tra cui, oltre quello rivolese, anche Albarè, Marciaga, Costermano e Garda, oltre alle colline di Bardolino. Gli amministratori gardesani si sono schierati a fianco del comitato Pro Life, presieduto da Luigi Boldo e sostenuto in prima persona anche da Fabio Testi, che è vicepresidente del gruppo. Una battaglia, dicono, per la salvaguardia dell’ambiente e del territorio. Tra l’altro recentemente l’attore veronese ha ricevuto due raccomandate da parte dell’azienda, in particolare dopo alcuni duri scontri verbali tra l’attore veronese e Rosanna Campagnari, amministratrice di Italpollina. In questo modo l’impresa ha avvertito Testi che è pronta a querelarlo se lo scontro dovesse andare avanti ancora con toni così accesi. La multinazionale pretende inoltre che vengano eliminati i cartelli e gli striscioni presenti in diversi punti del territorio rivolti contro l’azienda per i continui miasmi. Sulla questione Luigi Boldo di Pro Life si dice «incredulo per quanto accaduto e per il modo di agire dell’azienda, che tiene alto un muro di gomma contro le richieste di trovare una soluzione all’inquinamento che persiste da quarant’anni». «La verità è che non c’è disponibilità a risolvere il problema», attacca il presidente dell’associazione. «E intanto la popolazione è costretta a sorbirsi gli odori causati dalla negligenza dell’impresa». «La presa di posizione dei legali di Italpollina», prosegue Boldo, «è un’ulteriore beffa per i cittadini». Quanto alla presenza dei cartelli in cui si dice «Basta alla puzza», Boldo li considera «uno stimolo, un contributo per arrivare alla risoluzione dell’inquinamento». «Sanare», sottolinea, «significa anche aiutare l’attività dell’azienda e dei suoi dipendenti». «Italpollina», ricorda Boldo, «si preoccupi di adottare un modo di lavorare salubre. Quando la questione sarà risolta una volta per tutte, sono certo che gli striscioni non rimarranno più esposti». Per il comitato e, allo stesso tempo, per i sindaci ai problemi di natura ambientale si aggiungono i danni economici che gli odori starebbero creando a molte realtà del settore turistico. Sul tema interviene anche il sindaco di Garda Davide Bendinelli che sottolinea come assieme ai colleghi amministratori sia deciso «a porre fine ad una questione incresciosa e inaccettabile». «Lo dobbiamo al nostro territorio e alla nostra economia turistica che altrimenti ne risentirà in maniera devastante», sottolinea il parlamentare gardesano. «Vogliamo rappresentare il territorio e tentare di coinvolgere al massimo gli enti preposti affinché adottino le misure più efficaci per tutelare tutta la zona, mettendo comunque Italpollina nelle condizioni di lavorare, ma senza la presenza di odori. Lotteremo tutti uniti per vincere questa battaglia». •

Emanuele Zanini

Suggerimenti