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Il Giardino dei Semplici è più antico dell’America

Il  sindaco Gaetano Tebaldi e Marco Malavasi, presidente di VeronAutoctona
Il sindaco Gaetano Tebaldi e Marco Malavasi, presidente di VeronAutoctona
Il  sindaco Gaetano Tebaldi e Marco Malavasi, presidente di VeronAutoctona
Il sindaco Gaetano Tebaldi e Marco Malavasi, presidente di VeronAutoctona

Il Giardino dei Semplici è stato donato alla comunità di Soave e ai suoi turisti: l’orto botanico, dove otto volontari dell’associazione VeronAutoctona hanno messo a dimora piante aromatiche e officinali medioevali, risalenti a prima della scoperta dell’ America e utilizzate all’epoca per curare le malattie e per l’alimentazione, è stato aperto e inaugurato il 1° maggio a parco Baccio Zanella. Il progetto culturale, storico e ambientale è stato promosso dall’associazione culturale VeronAutoctona, affiliata al Ctg, nel cui ambito ha costituito il gruppo Aca (Aminatori culturali ambientali) con il supporto dell’amministrazione comunale. L’orto botanico all’aperto è costituito da sette vasche dove sono state messe a dimora antiche erbe ed essenze, suddivise per aree tematiche: piante aromatiche; piante dell’apparato digerente; piante dell’apparato genitale e urinario e piante depurative; piante dell’apparato respiratorio e per la cura della pelle; piante del sistema cardiocircolatorio e del sistema nervoso; piante dell’alimentazione medievale: i grani antichi e piante dell’alimentazione medievale: le orticole. L’associazione culturale proporrà visite al Giardino dei Semplici e laboratori didattici. Nello specifico, sono previsti laboratori per le scuole materne («Alla scoperta del mondo verde»), per le elementari («Il parco e l’orto tra leggende e storie medioevali»), per le medie («Visita al parco e l’erbario medioevale») e per gli istituti superiori («Scienza e tecnica a servizio delle piante alimurgiche, delle piante aromatiche e impiego del microscopio ottico»). Al taglio del nastro, avvenuto alla presenza del sindaco Gaetano Tebaldi, del vicesindaco Angelo Dalli Cani, del direttore del Consorzio di tutela del Soave Aldo Lorenzoni, degli assessori Alice Zago e Giovanna Stubeli e del sindaco di Belfiore Alessio Albertini, il presidente di VeroAutoctona, Marco Malavasi, ha ringraziato per la collaborazione e per la riuscita del progetto l’architetto Ciro Bertolazzo che si è occupato dello studio e della stesura dello stesso e la filiale di Soave della Banca di Credito Cooperativo. «PER NOI OGGI è un giorno di festa», ha esordito Malavasi. «L’idea a suo tempo venne sposata subito dall’allora sindaco Lino Gambaretto, che ringrazio e poi portata avanti dal suo successore Tebaldi. Oggi si chiude la prima fase, ma si apre la seconda fase del progetto, che è ancora più sfidante della prima». «Ricordo, nei primi anni Novanta, quando questo parco era più che altro un bosco abbandonato a se stesso», ha fatto memoria il sindaco Tebaldi. «In esso erano nate e si erano sviluppate una serie di piante che, come primo passo, sono state catalogate. Le balze erano tutte sconnesse e la scalinata che sale al castello era pericolante. Così siamo intervenuti per sistemare le balze e restaurare la scalinata storica». «Un anno e mezzo fa, è giunta la proposta di VeronAutoctina di realizzare quest’orto botanico, che impreziosisce il parco», ha proseguito Tebaldi, «così è stato creato un ulteriore elemento di attrazione turistica per Soave». «Si tratta di iniziative che provengono dal volontariato», ha garantito Tebaldi, «e poco farebbe l’amministrazione comunale se non ci fossero associazioni come VeronAutoctona, pronte a lavorare di piccone e badile per creare progetti come questo e per dar corso a quanto verrà fatto a scopo didattico da qui in avanti». Tebaldi ha ricordato e ringraziato pubblicamente alcuni sodalizi, che si prodigano per mantenere bello ed animato il centro storico soavese, a cominciare dal circolo Arci Fuori Nota che gestisce e fa la manutenzione proprio di parco Zanella, all’associazione Amici delle Antiche Torri che cura il patrimonio murario e le ventiquattro torri, dalla Pro loco, dalle Botteghe di Soave, dall’Avis, fino al gruppo Soave in Arte che promuovono iniziative, mostre, manifestazioni ed eventi tutto l’anno, con costanza e dedizione. •

Zeno Martini

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