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Il Comune vende 14 aree ma la minoranza insorge

L’area di via Pincin che sarà alienata. È poco distante dal centro Gardacqua
L’area di via Pincin che sarà alienata. È poco distante dal centro Gardacqua
L’area di via Pincin che sarà alienata. È poco distante dal centro Gardacqua
L’area di via Pincin che sarà alienata. È poco distante dal centro Gardacqua

Barbara Bertasi Quattordici beni da alienare per un valore a base d’asta di circa un milione e 170mila euro. Obiettivo: ottenere entrate da reinvestire sul patrimonio comunale e per finanziare le opere pubbliche per la annualità 2018. La delibera è stata approvata in Consiglio a Garda, tra il tiro icnrociato delle minoranze: M5S con Anna Forese e la capogruppo Irene Moretti, Nuova Garda con Anna Codognola e Garda Futura con Lorenza Ragnolini. «In passato l’amministrazione aveva intrapreso l’iter di verificare se, all’interno del patrimonio disponibile nel Comune, vi fosse la volontà di vendere relitti di proprietà pubblica», spiega il sindaco Davide Bendinelli. «Ce ne sono una miriade. Abbiamo stilato una lista di 14 aree da dismettere per andare a finanziare il bilancio e realizzare opere senza gravare sui cittadini». L’elencazione degli immobili è stata fermata subito da Moretti, che, con la collega Forese, ha contestato la delibera prima in generale e poi nei dettagli di casi da loro definiti «più eclatanti». «Siamo basite davanti all’intenzione di vendere, in alcuni casi svendere, ben 14 lotti. Sconcerterebbe anche molti cittadini sapere che state per vendere aree verdi pubbliche del nostro paese, servendole su un piatto d’argento a categorie di cittadini interessati per motivi personali. Che necessità ha il Comune di alienare patrimonio visto l’avanzo di bilancio registrato?». Tra le alienazioni giudicate «più eclatanti» dal M5S, c’è il lotto di 720 metri quadrati di valle dei Molini, dove insiste un vecchio deposito d’acqua: «Speravamo che la valle non fosse toccata, invece questo terreno sarà trasformato in zona commerciale con volumetria di 600 metri cubi. Cosa volete farne? Un chiosco? Una rivendita proprio lungo la futura pista ciclabile?». Citata nello specifico anche l’area adibita a verde pubblico in via Pincini, sottostante un hotel e adiacente i parcheggi vicini ai campi sportivi: «Sono 1.697 metri quadrati oggi parzialmente occupati da un campo per la pallavolo. Proprio qui, nemmeno due mesi, fa proponevamo di mettere a dimora nuove piante per la Giornata nazionale degli alberi. Permesso negato. Credevamo vi fossero progetti di verde pubblico invece volete cedere l’area alla ridicola cifra di 50 euro al metro. Non è che in futuro tutta questa zona gravitante intorno al Gardacqua si trasformerà in una grande proprietà privata che comprenderà questo stesso centro?». Il sindaco non è entrato nei particolari ma ha detto: «Anche queste aree rientrano nella scelta di dismettere beni patrimoniali che riteniamo non siano più funzionali al Comune ma potrebbero esserlo per privati. Gli altri beni sono piccole aree, cosiddetti relitti». Ragnolini ha aggiunto: «Il punto sul piano delle alienazioni è stato un vero e proprio colpo di mano inserito a fine anno senza concederci il tempo per una vera disamina. Anziché riqualificare il territorio si procede molto banalmente alla sua dimissione per sistemare problemi di bilancio. Ritengo che l’amministrazione non si sia nemmeno posta il problema di stabilire un criterio in base al quale valutare se rendere alienabile un immobile o valorizzarlo». Anna Codognola: «Definirei il piano delle alienazioni un piano di distruzione sistematica del territorio perché il poco verde pubblico rimasto sarà svenduto a pochi privati essendo ritenuto dal sindaco un relitto non funzionale a questo paese, quindi meglio diventi cemento. Siamo davanti a un bene di tutti che va a vantaggio di pochi per un totale di 8.318 metri». Un esempio? «Nella piccola via Rossini dei privati potranno incamerare tutto il verde pubblico con tre alienazioni, per poi magari ampliare le loro abitazioni col piano casa. Si sta trasformando Garda in un cementificio. Già il territorio è stato parzialmente distrutto e l’inquinamento è in continuo aumento». •

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