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A Spiazzi

Highline Paradise
La tribù dei cieli
vive sul Baldo

A Spiazzi
In equilibrio su una fune ad alta quota: è l'highline FOTO SIRIO ZAO
In equilibrio su una fune ad alta quota: è l'highline FOTO SIRIO ZAO
Spiazzi Highline Paradise

Da quasi due anni a Spiazzi è sorto lo «Spiazzi Highline Paradise»: fra due montagne gli appassionati dell'highline (disciplina figlia dello slacklining statunitense) si cimentano su fettucce larghe due centimetri e camminano sul vuoto, con salti di duecento metri sotto di loro. 

Da brividi, a vederli, ma in realtà è tutto in sicurezza: si è legati con un'imbragatura e alla linea principale ne corre parallela una di back-up nel caso la prima si rompa. La location è stata inoltre segnalata al 118 per evitare problemi per gli elicotteri.

 

Vicino a località Maso, a dieci minuti a piedi dal paese, arrivano da tutta Italia, per la qualità e la varietà di highline che sono state montate.

Motore dello «Spiazzi Paradise»  Andrea Agostini, padovano, il veronese Diego Speri e il modenese Simon Vaccari. Ma a supportarli c'è una vasta comunità di appassionati: a cavallo di capodanno c'era una quarantina di persone, arrivate da tutta Italia ma anche dall'estero, a sfidare se stessi sulle funi, la più lunga delle quali addirittura di 360 metri. 

Oltre a un minimo di preparazione fisica e tecnica, «servono soprattutto concentrazione e motivazione», spiega Andrea Agostini: chi volesse avvicinarsi a questo mondo può contattare la pagina facebook Slackline Verona

 

 

Riccardo Verzè

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