Tutta l’Italia si sta mobilitando spinto dalla storia di Alessandro Maria Montresor, il bambino di un anno e mezzo che vive a Londra con papà Paolo, originario di Colà di Lazise, e mamma Cristiana, napoletana.
Mentre si cerca un donatore di midollo osseo compatibile che possa salvare la vita al piccolo, affetto da una malattia genetica rara i cui effetti devastanti sono per ora tenuti a bada con un farmaco sperimentale che prima o poi perderà efficacia, si registra una «corsa» alla tipizzazione che in futuro potrà aiutare altri casi come quelli di Alessandro.
A Verona domani i volontari dell’associazione Save Moras saranno in piazza Bra dalle 14 alle 20 con un banchetto, volantini, gadget e video per informare e coinvolgere sull’importanza della tipizzazione. C’è tempo cinque settimane per trovare un «fratello genetico» di Alessandro.
La speranza tuttavia continua ad alimentarsi grazie alla grande solidarietà che si sta riscontrando in tutta Italia: centralini delle varie sedi Admo (Associazione donatori midollo osseo) presi d’assalto, file lunghissime ai gazebo Admo organizzati nelle piazze di molte città, da Milano a Caserta per la sensibilizzazione alla donazione, a cui è stata affiancata la causa per Alessandro.