Passo avanti nell’iter per la realizzazione del nuovo collettore del lago di Garda. Il Consiglio di Bacino Veronese e l’Ufficio d’Ambito di Brescia, dopo l’approvazione dei rispettivi cda, hanno siglato un protocollo d’intesa per coordinare le attività di programmazione e controllo dell’intervento di riqualificazione del sistema di collettamento e depurazione del Benaco.
Si tratta di un passaggio importante all’interno del piano di riqualificazione del sistema fognario. Gli enti di ambito veronese e bresciano infatti costituiscono il tavolo di lavoro per la condivisione di ogni attività tecnica e amministrativa funzionale alla sottoscrizione di un accordo di programma con il ministero dell’Ambiente e le Regioni Lombardia e Veneto per la realizzazione degli interventi di riqualificazione infrastrutturale del lago. Il Tavolo tecnico, costituito da rappresentanti dei due enti di ambito e coordinato dai rispettivi direttori, coinvolgerà i rappresentanti delle società affidatarie del servizio idrico nei due Ato e sarà allargato, secondo necessità, a Regione Veneto, Lombardia e Province coinvolte. Il tavolo coordinerà l’ attività propedeutica alla stipula dell’accordo di programma. I tecnici di Acque Bresciane srl e Ags, Azienda Gardesana Servizi spa (con la presenza di Garda Uno che ha originariamente curato il progetto per la sponda bresciana), stanno condividendo le informazioni tecniche ed economiche. L’obiettivo è costruire cronoprogramma condiviso e un piano economico e finanziario adeguato per sostenere le spese.
L’opera costerà almeno 220 milioni di euro (85 per la sponda veronese e il resto per la bresciana): 100 milioni arriveranno dal Governo, come annunciato ufficialmente pochi giorni fa. Per formalizzare la disponibilità del contributo ministeriale bisognerà sottoscrivere un accordo di programma tra il ministero dell’Ambiente, Lombardia, Veneto ed enti d’ambito.
Soddisfatto per l’intesa raggiunta il presidente del Consiglio di Bacino Veronese Mauro Martelli: «Questo accordo tra le Ato è di fondamentale importanza per il raggiungimento dell’obiettivo di rifare il collettore del Garda». «Il coordinamento tra i due enti», afferma Martelli, «è uno strumento indispensabile per la pianificazione di un’opera cosi complessa che interessa più Regioni, Province e Comuni e ci consentirà di fare al meglio la nostra parte a tutela e in rappresentanza del territorio: siamo pronti a cogliere l’opportunità di finanziamento ministeriale».
Sulla stessa lunghezza d’onda la presidente dell’Ufficio d’Ambito di Brescia Daniela Gerardini: «L’intesa con l’Ato veronese è il presupposto per condividere ogni aspetto che interessa questo importante progetto e favorire il raggiungimento dell’ accordo col ministero il più rapidamente possibile». «Si tratta evidentemente di una grande opportunità per il territorio gardesano, che richiede da parte di tutti l’impegno a fare ciascuno la propria parte. Noi abbiamo un ruolo importante, non solo in questa fase preliminare e assicuriamo ogni sforzo per garantire un’azione coordinata ed efficace di impulso per la realizzazione delle opere».
Sul tema interviene anche il presidente di Ags Alberto Tomei: «Il protocollo d’ intesa firmato dai due Ato rappresenta un ulteriore passo importante nell’iter di realizzazione del nuovo collettore. Ora che sono state definite le competenze tra i due Ato, va sottoscritto in tempi brevi l’Accordo di programma tra tutti i protagonisti del progetto, quindi Governo, Regioni e aziende, in modo che sia certificato l’impegno da parte di tutti a realizzare questo progetto fondamentale per il Garda. Azienda Gardesana Servizi garantisce, fin da subito, il proprio apporto per realizzare il nuovo collettore del lago».