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Blitz della Regione nelle case di riposo Una sola bocciata

La visita di un parente a un’anziana in casa di riposo
La visita di un parente a un’anziana in casa di riposo
La visita di un parente a un’anziana in casa di riposo
La visita di un parente a un’anziana in casa di riposo

Quattro case di riposo della provincia di Verona sono state controllate a sorpresa dalla Regione nell’ambito del blitz disposto nei confronti di 34 delle circa 370 case di riposo pubbliche e private regionali, che ospitano circa 3700 anziani sul totale di 32.000. Tre promosse e una bocciata. I risultati della task force sono stati presentati ieri dal presidente Luca Zaia e dall’assessore al sociale Manuela Lanzarin: 25 delle strutture controllate, hanno ottenuto esito positivo (tra le quali tre veronesi), sette esito negativo (una veronese) e due una situazione intermedia. «La situazione», ha commentato Zaia, «è di assoluta tranquillità: ne esce un comparto assolutamente di buona qualità, pur essendoci degli aggiustamenti da fare. Non è assolutamente il caso di dare all’untore, ma era giusto fare questi controlli e questo blitz con una task force non sarà l’unico, perché nei prossimi mesi i controlli continueranno. E ricordiamo che l’insufficienza è valutata col metro veneto, perché tali strutture altrove potrebbero essere considerate a cinque stelle. Ma ritengo che geriatrie e case di riposo siano i principali indicatori con cui misurare la civiltà». Le case di riposo che hanno ottenuto esito negativo saranno rese note solo al termine della relazione finale delle commissioni miste istituite da ogni Ulss e i risultati saranno notificati alle autorità e alle istituzioni competenti. Le strutture controllate in provincia di Verona e comprese nella Ulss 9 sono state l’Ipab Centro Anziani Bussolengo, accrediatato per 60 posti e ne ospitava 59; l’istituto delle Piccole Figlie di Maria di Ronco all’Adige, con 50 posti occupati su 50 accreditati; l’OORR Don Luigi Rossi di Arcole con 94 ospiti presenti a fronte di 103 posti accreditati; infine Villa Serena a Bardolino con 66 posti occupati su 66 accreditati. «Le criticità maggiori», ha spiegato l’assessore al sociale, Manuela Lanzarin, che ha coordinato il blitz, «hanno riguardato pulizia di ambienti, cattivi odori, ambienti poco arieggiati o che non permettono di uscire con facilità». «Sul fronte degli ospiti, invece, quanto all’igiene i risultati sono stati positivi, con qualche problema relativo al dato relazionale e all’isolamento dei pazienti. Nella riforma delle Ipab attualmente in discussione in Consiglio regionale, inseriremo quindi gli indici di qualità dei servizi e del benessere». In Veneto il mondo dei centri per gli anziani è costituito da 31.942 posti autorizzati, dei quali il 49% pari a 15.724 in strutture pubbliche e il 51% in strutture private (16.218). I posti per anziani non autosufficienti sono 33.695 di cui 14.434 all’interno di Ipab. La presenza giornaliera è di 29.500 utenti medi. La spesa del 2017 è stata di 550 milioni di euro; i lavoratori impiegati tutti i giorni sono 18mila. «Verso gli anziani», ha aggiunto il presidente Zaia, «abbiamo un dovere di civiltà, perché sono quelli che hanno fatto grande il Veneto e ora si trovano in condizioni di debolezza e vulnerabilità e devono essere assistiti in modo superlativo. In questo senso i controlli a sorpresa sono uno sprone a fare sempre il meglio e a migliorare ovunque si possa. Li rifaremo», ha annunciato il governatore, «e formalizzeremo in legge l’istituzione dei team di verifica e dei protocolli di controllo». «Con questa operazione», ha fatto notare Lanzarin, «abbiamo verificato circa 3.700 posti letto su un totale di 31.942 e circa il 10% delle case di riposo venete che sono 370. Un test probante da cui è uscita una bassa percentuale di esiti insufficienti. Su questi si deve lavorare già da oggi per eliminarli». «Il quadro generale», ha aggiunto, «è però assolutamente buono, e le criticità rilevate sono risolvibili. Ringrazio», ha concluso Lanzarin, «i direttori generali delle Ulss e i team di verifica con i quali nei giorni scorsi abbiamo lavorato intensamente, anche per fare in modo che i controlli fossero totalmente imprevedibili e imprevisti». •

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