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Bici elettriche e mappe gps lungo sei itinerari

In bicicletta sul lungolago:  proposta di itinerari con mappa gps
In bicicletta sul lungolago: proposta di itinerari con mappa gps
In bicicletta sul lungolago:  proposta di itinerari con mappa gps
In bicicletta sul lungolago: proposta di itinerari con mappa gps

Niente più cartine in mano e paura di perdersi lungo il percorso: anche i cicloturisti possono farsi guidare dal navigatore gps, grazie a itinerari geolocalizzati disponibili sull’applicazione gratuita per smartphone «Bike Square». Il progetto, nato due anni fa da una startup di Cuneo, si sta allargando al resto del nord Italia, ha toccato la Spagna (Barcellona e Malaga) e la Slovenia e ora coinvolge il basso Garda e la zona del Mincio grazie alla collaborazione di professionisti locali e al patrocinio dei comuni di Peschiera, Valeggio e Ponti sul Mincio: sono stati mappati e caricati sei percorsi tematici. L’applicazione è stata presentata a Peschiera presenti i sindaci, operatori economici e assessora regionale a infrastrutture e trasporti Elisa De Berti (c’era anche il collega Luca Coletto), che ha colto l’occasione per fare il punto su quanto sta facendo la Regione per piste ciclabili e di mobilità sostenibile. Oltre a offrire indicazioni sul percorso pedalata dopo pedalata, l’applicazione segnala i punti di interesse culturali, paesaggistici e commerciali e dà la possibilità di noleggiare biciclette a pedalata assistita e visite guidate. «La bici elettrica consente di aprire il cicloturismo anche a persone non abituate a pedalare», ha sottolineato Alberto Riva, tra gli ideatori della app. Le bici elettriche possono essere ritirate in strutture ricettive e commerciali partner del servizio, che si offrono ottenendo in cambio una percentuale della tariffa di noleggio, come ha precisato Federico Signorelli, architetto arilicense e imprenditore che assieme ad altri soci gestisce il bicigrill La littorina del Mincio a Salionze e collabora con Bike Square per definire gli itinerari cicloturistici del Garda. Il nuovo servizio è stato applaudito dai sindaci di Peschiera Orietta Gaiulli e Valeggio Angelo Tosoni, dai presidenti di Federalberghi Garda Veneto Marco Lucchini e del Consorzio Garda Veneto Paolo Artelio. Il Veneto promuove il cicloturismo anche come soluzione per decongestionare le strade del lago dal traffico. La Regione attiva nuove corse di treni per chi vuole raggiungere i parchi divertimento gardesani. «Abbiamo lavorato con Trenitalia per cercare di togliere macchine dalle strade», ha detto De Berti annunciando l’attivazione, dal 10 giugno all’8 settembre, di un treno diretto che parte da Venezia alle 7.12 e ferma a Peschiera alle 9.10 senza cambio a Verona. Due le possibilità per il ritorno, alle 18.01 e alle 22. De Berti ha aggiunto: «Spero che questa ulteriore disponibilità di mobilità incentivi le persone a lasciare a casa il mezzo privato». Alcuni numeri sulle ciclabili: dai 55 milioni di euro stanziati dal ministero delle Infrastrutture per la progettazione di cinque ciclovie che toccano il Veneto (su dieci di interesse nazionale), ai 13,5 milioni del Fondo per lo sviluppo e la coesione. «Servono», ha detto De Berti, «per realizzare 400 chilometri di ciclabili che nell’arco di un paio d’anni; si aggiungeranno ai 1.300 esistenti». Aperto anche il tavolo della mobilità ciclistica in collaborazione con Fiab per mappare le ciclabili, verificare che siano usufruibili e segnalate, mentre sempre con Fiab è avviato il progetto «Green tour-Verde in movimento», anello di 600 chilometri suddiviso in otto percorsi che si snoda sulla storica ferrovia dismessa Treviso-Ostiglia (Mantova) in collegamento con i fiumi Po, Sile, Mincio, la Laguna di Venezia e il mare Adriatico. Dei 55 milioni stanziati dal Mit, 11,8 servono alla progettazione della ciclovia del Garda, mentre le risorse per la sua realizzazione dovranno essere spartite tra Ministero, Comuni e le tre Regioni coinvolte. «Il percorso sarà fronte lago», ha specificato De Berti, «e se non sarà possibile, come a Lazise per la presenza dei campeggi, sarà realizzato sulla strada Gardesana, dove c’è lo spazio per realizzarlo con le caratteristiche necessarie a una pista ciclabile». •

Katia Ferraro

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