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Scuola, 160 anni in 60 scatti

Le «gloriose» scuole dove sono passate generazioni e generazioni di soavesi
Le «gloriose» scuole dove sono passate generazioni e generazioni di soavesi
Le «gloriose» scuole dove sono passate generazioni e generazioni di soavesi
Le «gloriose» scuole dove sono passate generazioni e generazioni di soavesi

In vista dell'anniversario della scuola pubblica di Soave, l'amministrazione comunale, il Comitato genitori e l'istituto comprensivo di Soave hanno allestito nell'atrio della scuola elementare Ippolito Nievo la mostra «160 anni delle scuole comunali di Soave, attraverso le fotografie». Viene inaugurata questa mattina alle 11.30, ma sarà già aperta perché è visitabile oggi, domani e domenica con orario 10-12 e 15-18. L'iniziativa è partita dallo storico e ricercatore soavese Pietro Masnovo che ha voluto ripercorrere la storia dell'insegnamento e dell'edificio elementare, oggi sede della Ippolito Nievo, dalla sua costruzione fino al dopoguerra, e di docenti, personale scolastico ed allievi. Una sessantina le foto esposte con didascalie riportanti data e soggetti immortalati. Sono riproduzioni di scatti originali e di lastre di preziosissimo valore, rigorosamente appartenenti alla collezione privata di Masnovo, il quale, con grande atto di generosità, ha deciso che al termine della mostra donerà le 60 riproduzioni all'istituto comprensivo che le collocarle lungo i corridoi. «LA SCUOLA comunale fu avviata dapprincipio nelle strutture parrocchiali», ricorda Masnovo, «e poi trasferita a Palazzo Moscardo: allora le classi erano divise tra maschi e femmine e i primi insegnanti furono i preti del paese». «La mostra è stata foriera di una seconda iniziativa collaterale, voluta dal Comune», riferisce l'assessore alla pubblica istruzione Giovanna Stubeli, «che vedrà protagonisti tutti i maestri che hanno insegnato o insegnano nella scuola primaria soavese: sono stati formalmente invitati a partecipare in due momenti successivi della giornata di inaugurazione, riservati rispettivamente ai collaboratori degli anni passati, al mattino, e al personale attualmente in servizio, nel pomeriggio. Questi due momenti, ci consentiranno di realizzare due nuove riprese fotografiche a memoria dell'evento: saranno anch'esse donate alla scuola. A ulteriore corredo della giornata un volume raccoglierà le firme degli intervenuti e sarà conservato per accogliere quelle di coloro che interverranno negli anni a venire». •

Zeno Martini

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