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Richiesta
di pedane
rialzate

In assemblea non è uscito alcun dissenso, o almeno non è stato percepito, ma a fine incontro i promotori della raccolta di 132 firme, quelle dei residenti lungo la provinciale 10, hanno voluto precisare: «Non condividiamo il progetto presentato già confezionato. Siamo passati casa per casa per la raccolta delle firme, ascoltato le esigenze di ciascuno e i racconti di una vita trascorsa a lato di una strada pericolosa. Tanti hanno abbandonato le loro case per la situazione insostenibile e di cui non vedevano soluzione da anni», dicono. «Queste non sono le soluzioni definitive». Una circonvallazione sarebbe la soluzione migliore e questo è evidente a tutti, «ma il consenso all’amministrazione per avviare i lavori è arrivato solo da una persona che ha espresso la sua opinione, mentre il resto della sala piena di gente non si è pronunciata. Allora vogliamo fare una provocazione», aggiungono i promotori delle firme: «chiedere al sindaco di esser nostro alleato per insistere e andare fino in fondo alla questione per ottenere la sospirata circonvallazione». In attesa che questo accada va bene il semaforo, va bene il senso unico, «ma servono anche le pedane, tratti rialzati della carreggiata che obbligano a rallentare». La proposta è accoglibile, secondo il tecnico ma servono condizioni che non tutto il tratto di provinciale interessato permetterebbe di adottare perché la Provincia autorizza le pedane se c’è una determinata inclinazione delle rampe di accesso e ci sono marciapiedi e approdi pedonali a raso. Il sindaco Santellani chiede intanto di partire con quanto è stato previsto dagli interventi di progetto: «Se vedremo che non basta, faremo anche le pedane». V.Z.

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