Non hanno nessuna intenzione di entrare nella casa che la cooperativa San Francesco ha destinato loro, a Valle di Castagnè di Mezzane di Sotto.
Sono dieci, tutti uomini, tutti giovani, i richiedenti asilo arrivati in mattinata in questa località isolata della provincia, dove non ci sono farmacie né negozi di alimentari né autobus che colleghino a centri più abitati.
«Ho appena fatto il mutuo, adesso mi ritrovo loro come vicini di casa. Sono preoccupata per i miei figli e per i miei cani», ha commentato una delle poche residenti, appostata con i vicini di casa davanti al cancello dell’abitazione che dovrà ospitare per almeno sei mesi i giovani.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri per controllare la situazione.
Anche il sindaco Domenico Sella nel primo pomeriggio è andato a controllare la situazione. Lui era stato avvisato nei giorni scorsi dalla prefettura dell’arrivo di un gruppo di profughi, «ma non mi è stato detto dove sarebbero stati portati, ci sono arrivato da solo: ho fatto un sopralluogo e mi sono reso conto che questa casa non andava per nulla bene, troppo piccola per ospitarne dieci. E poi quassù, lontano da tutto, senza servizi, per loro sarebbe come stare in un carcere. Che senso ha?» si chiede.
VIDEO: IL SERVIZIO DI TELEARENA
Ulteriori approfondimenti sul giornale in edicola sabato 14 luglio