<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Progetto Sollievo allargato all’Est Veronese

Raffaele Grottola
Raffaele Grottola
Raffaele Grottola
Raffaele Grottola

Si chiama Progetto Sollievo il nuovo servizio, rivolto a malati di demenza e Alzheimer e alle loro famiglie, che sta per approdare in questi giorni a San Bonifacio. L’esperienza, ormai collaudata all’interno dell’Ulss 9, prende il via anche nell’Est veronese per l’interessamento attivo del Comune di San Bonifacio. Finanziato in parte dalla Regione Veneto, il progetto è affidato per la sua realizzazione a Fondazione Historie associazione di volontariato, che contribuisce con personale volontario sotto la guida e il monitoraggio del Centro decadimento cognitivo dell’ Ulss. Il servizio, in incontri bisettimanali, offre a persone con patologie neurodegenerative attività di stimolazione cognitiva, di socializzazione e così di mantenimento e/o recupero di capacità offuscate dalle patologie. L’attività è gestita da un educatore preparato coadiuvato da personale volontario con un ruolo molto importante di sostegno nello svolgimento delle attività e nella socializzazione. Per i familiari e a chi si occupa dei pazienti c’è uno specifico servizio gestito da una psicologa che, con cadenza bimensile, dà informazioni, confronto su aspetti d’interesse o problemi, sostegno anche personale per mantenere un clima di benessere all’interno della famiglia e così favorire la permanenza di tutti i suoi componenti. Le attività si svolgono in via Sandri, all'ex scuola materna. Per accedere al servizio è possibile contattare l’assistente sociale del Comune, il Centro decadimento cognitivo e demenze (Cdcd) del Distretto e la Fondazione Historie che gestisce ormai da anni alcuni di questi progetti. E per dare informazione al pubblico sul servizio e le singole attività è stato organizzato un incontro per domani alle 21 nella sala civica Barbarani. Interverranno Laura De Togni, neurologa responsabile del Cdcd dell’Ulss 9, il sindaco Giampaolo Provoli, l’assessore ai servizi sociali Fabio Merlo, il direttore dei Servizi socio sanitari Raffaele Grottola, la responsabile degli assistenti sociali del Comune Paola Ballini, l’educatrice-responsabile del Progetto Sollievo Marina Savio e Alessandra Lorenzini, psicologa del Progetto, di Fondazione Historie. «Il Progetto Sollievo Alzheimer è un servizio innovativo per tutto l’Est veronese», dice l’assessore Merlo. «La partecipazione alla serata e la condivisione dell’esperienza diventa veicolo di conoscenza e sensibilizzazione per una patologia che purtroppo è sempre più diffusa. I cittadini che fossero interessati a collaborare con il progetto possono contattare Fondazione Historie, che accoglie volontari per una specifica formazione e il successivo inserimento nelle attività». «È un importante servizio di cui si sentiva il bisogno e che avviamo in un momento in cui questa malattia sta presentando esordi sempre più frequenti e sempre più anticipata», conclude Merlo. «È un supporto che vogliamo dare non solo ai malati ma soprattutto alle loro famiglie fin dalle prime fasi della malattia, quando le difficoltà e le tensioni si rivelano più dure e difficili da affrontare; è un servizio che mancava in questo territorio e sono davvero grato al dottor Grottola per aver accolto le nostre richieste ed essersi adoperato perché questo servizio potesse prendere avvio». •

Gianni Bertagnin

Suggerimenti