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Padre Beschin in famiglia Il pronipote racconta

Padre Ignazio Beschin
Padre Ignazio Beschin
Padre Ignazio Beschin
Padre Ignazio Beschin

La figura del Venerabile padre Ignazio Beschin nel ricordo familiare e negli studi del pronipote Claudio Beschin: sarà lui l’ospite della serata di domani con cui l’Unità pastorale di San Giovanni Ilarione intende approfondire la figura dell’aspirante Santo nato in contrada Potacci. L’incontro è in programma alle 20.30 al teatro parrocchiale di Castello: animeranno la serata i canti del coro Tre Monti di Montecchia di Crosara. «Padre Ignazio Beschin, il frate buono», è questo il titolo scelto dalla parrocchia di Castello per ricordare il suo Santo a poco meno di un anno dal via libera, da parte di papa Francesco, alla promulgazione del decreto con cui salirà agli onori degli altari come Venerabile. Padre Ignazio Beschin nacque in contrada Potacci, nella frazione ilarionese di Castello, il 26 agosto 1880. Papà Arcangelo e mamma Luigia chiamarono Aldo il nono dei loro undici figli: in contrada, invece, lo soprannominarono Mira per via della abilità nel tiro al bersaglio. Entrato a 13 anni tra i fratini della comunità di Chiampo, vestì il saio appena due anni dopo e fu ordinato sacerdote nel 1903. Fino al 1952, anno della sua morte, Padre Beschin si distinse per mitezza, grande intelligenza, dedizione allo studio e alla formazione dei piccoli e dei ragazzi, amore incondizionato per la pratica sacerdotale della confessione, sguardo di padre amorevole e al tempo stesso severo per tutti. La caratteristica che chi lo ha conosciuto gli attribuisce è però la mitezza, la carità, la consolazione e la grandissima umiltà: ne diede prova anche sotto le armi, durante la Prima guerra mondiale, nel servizio da soldato di sanità per ben 33 mesi. Impegnato per importanti incarichi in giro per l’Italia, fu anche ministro provinciale dei frati minori del Veneto tra 1937 e 1944. A lui si deve la causa di Padre Bernardino da Portogruaro. Le spoglie di Padre Beschin, oggetto di venerazione devozione, riposano nella chiesa di Santa Maria della Pieve a Chiampo. Il processo di beatificazione si è aperto nel 1980. • P.D.C.

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