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Ospedali di comunità: «Il taglio
dei posti letto ci lascia allibiti»

La consigliera regionale del Veneto del Fare Giovanna Negro
La consigliera regionale del Veneto del Fare Giovanna Negro
La consigliera regionale del Veneto del Fare Giovanna Negro
La consigliera regionale del Veneto del Fare Giovanna Negro

«Ci siamo letti con molta attenzione la delibera di Giunta regionale n. 1714 del 24/10/2017 e l’abbiamo affiancata alle precedenti delibere, compresa la  n. 2122 del 19 novembre 2013, e per le scelte che interessano il territorio veronese rimaniamo a dir poco allibiti». Sono le parole di Giovanna Negro, Consigliere regionale di Veneto del Fare, veronese di area tosiana, in merito all’argomento della programmazione dei posti letto per gli ospedali di comunità e strutture intermedie.

«Dal 2013 ad oggi», puntualizza Negro, «ci sono strutture di ricovero intermedio, necessarie, anzi fondamentali per evitare i ricoveri ospedalieri impropri, che hanno investito in posti letto per hospice e/o ospedale di comunità in base a delibere di Giunta regionale approvate con il parere favorevole della Commissione consiliare sanità. Ebbene, non solo con la delibera del 24 ottobre questi posti letto non sono stati confermati, ma addirittura risultano diminuiti rispetto alle precedenti proposte. Questo significa che le realtà di Verona città, ma anche Tregnago ed altre sul territorio provinciale, non avranno le risposte a loro spettanti previste con i criteri approvati nel 2013».

«Ancora una volta», sintetizza la consigliera Negro, «le promesse di questa maggioranza che governa la Regione vengono palesemente disattese; credo ci siano tutti i presupposti da parte nostra per farne pubblica denuncia e per le strutture del territorio per chiedere i danni economici dovuti alla mancata applicazione delle delibere approvate».

La consigliera Negro entra poi nei dettagli di due casi specifici, quello dell’Istituto assistenza anziani di Verona e quello della Fondazione Zerbato di Tregnago: «L’Iaa ha già fatto lavori per 24 posti letto di comunità, ha investito in ristrutturazione, formazione del personale, ha tenuto posti liberi. Si tratta di un danno erariale, dal momento che oggi la struttura si trova con i debiti e senza le quote previste assegnate».

«Il Comune di Verona, ancora quando era sindaco Flavio Tosi, ha presentato ricorso alla Corte dei Conti per verificare se vi sia danno erariale», sottolinea Negro.

Altro grosso problema per la realtà di Tregnago: «Lì sono attivi 15 posti di comunità, ce n’erano altri 15 in arrivo, previsti nel 2013. Anche la casa di riposo Zerbato ha fatto investimenti per preparare letti che ora non ci sono. È un danno».

«Mi chiedo su che base abbiano pianificato i nuovi posti letto», conclude la consigliera regionale Giovanna Negro, «qui ci sono strutture che hanno fatto debiti sulla base di accordi scritti, che non sono stati rispettati. L’assessore alla Sanità Luca Coletto fa proclami attraverso comunicati, ora si prenda le proprie responsabilità davanti al territorio».FR.MAZ.

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