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Il senso dello Stato nel ricordo di Turazza

Importanza della memoria, dell’istruzione, dell’impegno per la difesa dello Stato anche nel rispetto della divisa, dei valori di responsabilità e legalità per un domani migliore. E l’importanza sta anche nel comunicare questi valori ai giovani. Di questo hanno parlato i numerosi intervenuti alla commemorazione di Massimiliano Turazza, il poliziotto ucciso il 19 ottobre del ’94 da alcuni malviventi che volevano rapinare la vicina banca, a Fumane. L’iniziativa è stata organizzata nella piazzetta a lui dedicata dove si trova il monumento realizzato dall’associazione sottufficiali in congedo della Valpolicella e Valdadige. Alla cerimonia organizzata dalle docenti dell’Istituto Comprensivo Lorenzi con la dirigente scolastica Emanuela Antolini e dall’amministrazione comunale, erano presenti, oltre ai bambini delle primarie e secondarie, Michele Pozzi per la Prefettura, il vice questore Giuseppe Maggese, il maggiore Christian Arvoti della Compagnia di Caprino, Gianpaolo Trevisi con una rappresentanza degli allievi della Scuola di Polizia di Peschiera, il parroco don Emanuele Novelli, una rappresentanza dell’Unione Nazionale Sottufficiali Italiani e dell’Anmil, l’associazione nazionale lavoratori mutilati ed invalidi del lavoro. Soprattutto era presente Maria Teresa Salaorni Turazza, madre di Massimiliano e di Davide anche lui ucciso nell’adempimento del proprio dovere come poliziotto nel 2005. Teresa Turazza ha ricevuto la cittadinanza onoraria dal comune di Fumane e recentemente anche il riconoscimento di «madre coraggio» dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Dopo gli interventi delle autorità, i bambini hanno letto alcuni pensieri da loro composti sul significato di credere nello Stato, sulla figura di Massimiliano e sul suo impegno. Era presente anche Matilde Montinaro, sorella di Antonio Montinaro, agente della scorta morto nella strage di Capaci, che giovedì sera ha incontrato genitori, ragazzi e cittadini nell’ambito del progetto «In cammino sulla strada della legalità», trasmettendo il suo messaggio e ricordo emozionante e commosso. Insieme a lei c’era Pierpaolo Romani coordinatore Nazionale di Avviso Pubblico e l’assessore del comune di Verona per Avviso Pubblico, Edi Maria Neri, che hanno fatto il punto della situazione a Verona. Al termine della cerimonia Matilde Montinaro, che sta incontrando diverse scolaresche nella provincia, ha parlato ai ragazzi a scuola ribadendo l’importanza dell’istruzione per diventare uomini forti. •

G.G.

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