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Il Consiglio unito
«I vigili del fuoco
li ospitiamo noi»

Un intervento dei vigili del fuoco: da tempo viene chiesto un distaccamento nell’est veronese
Un intervento dei vigili del fuoco: da tempo viene chiesto un distaccamento nell’est veronese
Un intervento dei vigili del fuoco: da tempo viene chiesto un distaccamento nell’est veronese
Un intervento dei vigili del fuoco: da tempo viene chiesto un distaccamento nell’est veronese

Potrebbe essere scelto Soave, quale centro adatto ad accogliere il distaccamento dei vigili del fuoco a servizio dell’Est veronese: è l’ipotesi concreta, tra le altre opzioni, che è stata discussa nell’ultima seduta del Consiglio comunale. Maggioranza e minoranza hanno votato con voti unanimi una mozione proposta dalla capogruppo di maggioranza, Sara Capitanio, per manifestare agli organi istituzionali l’esigenza di avere una caserma nell’Est, dotata di postazione per il riposo e l’alloggio dei vigili del fuoco e di una struttura per il ricovero dei veicoli e dell’attrezzatura.

I vigili del fuoco, attualmente in città e con un distaccamento a Legnago, non sono presenti nell’Est veronese. Il secondo distaccamento veronese sarebbe a servizio di un bacino che conta 172 mila abitanti, residenti in un’area ampia 714 chilometri quadrati.

«La questione si trascina da più di quarant’anni», ha ricordato Giorgio Magrinelli, ex sindaco e oggi consigliere di opposizione. «Non si otterrà un bel niente, se non si riuscirà a convocare tutti i sindaci dei Comuni interessati, le associazioni di categoria, i vertici dell’autostrada Serenissima e invitare o il ministro dell’Interno o il sottosegretario preposto».

«Ma prima di chiamare il rappresentante del governo», ha chiarito Magrinelli, «bisogna aver individuato precisamente l’area e fare una proposta concreta di dove localizzare il nuovo insediamento dei vigili del fuoco. Bisogna che l’autostrada sia d’accordo a faccia pressione in tal senso: solo così si otterrà qualcosa».

«Si è parlato di impiegare le strutture del vecchio casello dell’autostrada di Soave, attualmente chiuse e inutilizzate», ha fatto sapere il sindaco, Gaetano Tebaldi, «mentre l’area di servizio nel territorio veronese è stata ben individuata». «Quella dell’ex casello è una proposta che effettivamente era circolata anche anni addietro», ha confermato Magrinelli. «Non si riuscirà a ottenere nulla se non si farà convinto il ministro dell’Interno e i capi dipartimento: questa mozione rimarrà aria fritta».

«Non credo sia solo aria fritta», ha replicato Tebaldi. «Intanto teniamo desta l’attenzione su questo problema, che è sentito dalla maggioranza dei sindaci dell’Est veronese. Credo si possano convocare la Società autostrade e i sindaci e fare leva sui nostri referenti istituzionali, per arrivare compatti con una proposta concreta in mano dal sottosegretario o dal ministro».

«Si potrebbe abbinare alla caserma dei vigili del fuoco un presidio della Croce rossa», è stata l’ulteriore proposta della consigliere di minoranza Marta Boaretto, che è volontaria proprio della Cri, «Esiste già a San Bonifacio la sede del Comitato dell’Est veronese della Croce rossa, ma l’ambulanza parte solo dall’ospedale. Potrebbe esserci un’ambulanza pronta a partire anche dal distaccamento dei pompieri», ha fatto presente Boaretto, «basta ampliare lo spazio e trovare le strutture per accogliere sia i vigili del fuoco, che i volontari della Croce rossa».

«È una proposta condivisibile, ma in questo momento dobbiamo innazitutto individuare gli edifici adatti ad accoggliere i vigili del fuoco e costruire una proposta fattibile», ha osservato il sindaco, «e quindi inoltrare agli organi competenti la proposta per ottenere un distaccamento dei pompieri. Poi si potrà anche valutare di affiancare ai pompieri la Croce rossa».

«Non deve essere una mozione solo per mettersi la coscienza a posto», ha chiesto il capogruppo di minoranza, Matteo Pressi, «ma, una volta votata, dobbiamo lavorare per arrivare finalmente a concretizzare un progetto». «Forse la strada percorsa finora non ha portato a niente, perché non era quella giusta», ha concluso Tebaldi. «Può darsi che questa nuova spinta da parte delle amministrazioni locali porti a un risultato positivo».

Zeno Martini

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