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Francesca canta due ore con

Francesca felice tra le braccia di Gianni Morandi
Francesca felice tra le braccia di Gianni Morandi
Francesca felice tra le braccia di Gianni Morandi
Francesca felice tra le braccia di Gianni Morandi

«La più bella sei tu, il tuo nome è Lilì, pettinata così, tu mi piaci di più». Davanti a Gianni Morandi, nella sua casa di San Lazzaro di Savena, nel bolognese, la Lilì della canzone ieri ha avuto il volto di Francesca Zeba. È bastato un apprezzamento di Anna Dans, la moglie di Morandi, riferito all'acconciatura di Francesca, per scatenare una canzone. Ed è stato sempre così, nelle due densissime ore di incontro che hanno realizzato il sogno della ragazzina di Bonaldo di Zimella. Tutto merito suo, viene da dire, perché se Francesca non fosse stata così brava da diventare una «Pagella d'oro» decisamente speciale, solo la sua famiglia avrebbe saputo del suo sogno. Il 19 agosto, quando L'Arena raccontò dell'impresa scolastica di questa sedicenne ipovedente affetta da sindrome di down, la storia e il sogno di Francesca prima hanno commosso e poi innescato una vera e propria tifoseria. «Una felicità grandissima, tanto che mi sono venute perfino le lacrime agli occhi», racconta lei un paio d'ore dopo l'incontro con il suo idolo. Lo dice lei stessa che quando Morandi le ha chiesto se volesse rimanere, lei se n'è uscita con un plateale «Magari!». E quando lo racconta sottolinea: «Mi sarebbe piaciuto tanto». Due ore, dicevamo, partite piano piano perché serve tempo per sintonizzarsi con Francesca e rompere il ghiaccio. «Morandi l'ha capito al volo e ha trovato la chiave giusta: ha preso la chitarra e ha cominciato a cantare sbagliando volutamente le parole. Francesca ha colto l'attimo, l'ha corretto e da quel momento c’erano solo loro due e la mitica zia Patty». Francesca e la zia sono legatissime e non è un caso che le due ore accoccolati sul caminetto a cantare quasi sessant'anni di Morandi abbiano visto protagonista il terzetto, a volte integrato dalla padrona di casa. «Sono felice, felice, felice, spero di sognarmelo anche stanotte!», dice Francesca. Ha cantato con lui tutto il cantabile, in assolo quando la memoria di Morandi non arrivava e quando è stato ora di «In ginocchio da te» in ginocchio ci si è messa lei. A sentire mamma Loreta, papà Gian Franco, i fratelli Marco e Michela, che con la zia Patty l'hanno accompagnata, si è trattato di una sorpresa. «Macchè», precisa Francesca, «vi leggo nel pensiero e avevo capito tutto». Solo domenica, come racconta la zia, Francesca le aveva chiesto se secondo lei sarebbe riuscita, per Natale, a realizzare il suo sogno: impossibile risponderle, però, soprattutto perché domenica nulla si sapeva di questo appuntamento. Ma canta bene, «il Gianni» dal vivo? «Certo che sì! Vuoi che sia di legno? Mi è piaciuto tantissimo!», risponde subito lei. Lui, commosso dalla storia della ragazza e travolto dalla sua energia, non ha resistito e quando Francesca ha ricordato alla zia che il regalo per Santa Lucia lo aspetta comunque, e nel caso specifico una maglia, Morandi ha giocato d'anticipo regalandole tre t-shirt, compresa quella dell'ultima New York city marathon che ha corso a novembre. «Speriamo che la nonna Giannina non la rovini quando la lava: la terrò d'occhio», promette Francesca. Non ne ha indossate nemmeno una, se le tiene come un tesoro. E così ha deciso di fare anche dell'esperienza. «Non credo la racconterò a scuola, Gianni è un segreto, il mio segreto chiuso nel cuore», afferma. Gianni Morandi, dal canto suo, ha condiviso sui suoi social (2,5 milioni di follower solo per Facebook) questo incontro speciale e ha scelto un hashtag che non ha alcun bisogno di commenti, #chemeravigliasei. Aveva ragione lui: una su mille ce la fa. •

Paola Dalli Cani

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