<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Chiampo e Alpone sono sorvegliati speciali

L’Alpone in piena nel febbraio del 2016
L’Alpone in piena nel febbraio del 2016
L’Alpone in piena nel febbraio del 2016
L’Alpone in piena nel febbraio del 2016

Paola Dalli Cani Domenica in allerta rosso, poca pioggia ma grande apprensione dopo l’ordine di chiudere le scuole oggi diffuso prima nel vicentino e nel tardo pomeriggio anche nel veronese. A cambiare le carte in tavola di una giornata tranquilla dal punto di vista meteo è stato il susseguirsi degli eventi: prima l’eco della chiusura delle scuole vicentine e poi, in serata, l’ordinanza con cui il prefetto di Verona Salvatore Mulas ha deciso la chiusura solo oggi per tutto il veronese. La pioggia, nel bacino Chiampo - Alpone (che è uno di quelli per i quali il Centro funzionale decentrato della protezione civile della Regione Veneto ha decretato l’allarme idraulico ed idrogeologico) ieri s’è vista ma contenuta in un quantitativo cumulato che all’ora di cena era di poco sopra i 30 millimetri: col passare delle ore, a partire dall’emissione dei bollettini di sabato, la previsione aveva spostato alla giornata di oggi la fase più pesante dell’ondata di maltempo in arrivo. La macchina dell’emergenza, però, già da sabato è pronta ad accendersi in qualsiasi momento in tutti i Comuni dell’estremo Est veronese e in particolare a Soave e a Monteforte d’ Alpone, i due paesi che giusto otto anni fa pagarono il loro enorme tributo all’alluvione. «Il Coc (Centro operativo comunale) è aperto già da sabato, anche se in questa fase sulla carta: significa, in pratica, che sono reperibili amministratori, tecnici comunali e volontari di Protezione civile pronti ad attivarsi in pochi minuti. Per il pronto intervento siamo in dieci», ha spiegato Gianfranco Lorenzoni, caposquadra della squadra Ana Valdalpone di Protezione civile, «e in caso di necessità le fila si ingrosseranno, su chiamata, in pochi minuti». L’unica uscita di ieri è stata verso sera, per un contenuto allagamento a Costeggiola causato da un rigagnolo sceso da via Recoaretto. Nessuna criticità né a Monteforte d’Alpone né nell’ alta Val d’Alpone: l’unico scroscio importante, caduto attorno alle 15.30, si è risolto in realtà in pochi minuti senza comportare alcuna conseguenza né in termini di allagamenti né di smottamenti lungo i versanti. La giornata critica, come detto, sarà quella di oggi e la conferma è arrivata alle 14.30 dal Cfd che ha dichiarato, per i bacini che ricadono nella provincia di Verona, l’allerta rosso totale (idraulico sia su rete principale che secondaria e geologico) per il bacino Alto Brenta - Bacchiglione - Alpone, il triplice allerta arancione per l’Adige - Garda e Monti Lessini, l’allerta rossa per rete principale e arancione per secondaria e per rischio frane per il bacino dei fiumi vicentini Basso Brenta - Bacchiglione. Per questo motivo è stata disposta, in via precauzionale, la chiusura dei guadi lungo il Progno di Illasi. Sul confine con la provincia berica il rimbalzo della notizia relativa alla chiusura delle scuole oggi e domani ha scatenato sui sindaci veronesi una pioggia di telefonate. Il resto lo hanno fatto i genitori degli studenti veronesi che frequentano istituti superiori nel veronese e che ieri sera si sono visti avvisare della chiusura delle scuole. Attorno alle 17.30 il sindaco di San Bonifacio Giampaolo Provoli, preoccupato soprattutto dal fatto che sul suo territorio insistono tre istituti superiori e che molti studenti arrivano dal vicentino, spiegava ancora di aver chiamato tanto la Provincia che la Prefettura e di aver avuto rassicurazioni rispetto al regolare svolgimento delle lezioni. Meno di due ore dopo la decisione contraria. Se tanto a Verona quanto a Vicenza il provvedimento è stato assunto per lasciar libere le strade e assicurare interventi rapidi in caso di necessità, sull’asse Verona - Vicenza e proprio alla confluenza tra Tramigna e Alpone lungo la strada regionale 11, preoccupa l’ostacolo rappresentato dai lavori che Veneto Strade sta eseguendo a Villanova proprio in quel punto e che comportano da una settimana il senso unico alternato e chilometri di mezzi incolonnati. •

Paola Dalli Cani

Suggerimenti