<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Cantieri a Villa Aquadevita Barchessa pronta a mesi

Villa Aquadevita, lo storico palazzo del Cinquecento inserito in un complesso di 9 mila metri quadri, divenuto da tempo di proprietà del Comune, può iniziare il ritorno all’antico splendore. Sono partiti, infatti, i lavori di ristrutturazione che negli anni porteranno al recupero completo dello stabile e, già entro la primavera 2018, della barchessa orientale. È stato allestito proprio qui, a lato del corpo centrale della villa, il cantiere dove sono già entrati in azione gli operai che sistemeranno la struttura rurale di servizio della villa, un tempo utilizzata come rimessa per gli attrezzi agricoli e magazzino. Ampia, con volte e affacciata sia sull’area gentilizia interna che su via Trieste, a pochi passi dal municipio, la barchessa sarà il primo luogo ad essere ripristinato e quindi fruibile in meno di un anno. «Contiamo che l’opera si possa completare entro la prossima primavera, alle porte della Sagra dei bisi», fanno sapere il sindaco Claudio Carcereri de Prati e l’assessore ai Lavori pubblici Andrea Nogara.

L’intento, come annunciato dal sindaco, è di «trasformare negli anni questo complesso di villa veneta in cittadella della cultura, per tutta la comunità». Si parte, quindi, dalla risistemazione strutturale della barchessa, come spiega l’assessore Nogara: «Sarà interamente rifatta la copertura e riqualificato il piano terra, intervenendo sulla pavimentazione e sulla facciata con nuovi infissi. Verranno installati moderni impianti di riscaldamento e di climatizzazione. In essa si ricaverà una sala civica da 130 posti, con servizi e un soppalco, così da ottenere uno spazio per ospitare incontri culturali ed eventi. All’interno di questa sala polifunzionale», prosegue Nogara, «si realizzerà anche un angolo catering, per rinfreschi. Insomma, già con questa prima fase dei lavori, Colognola», tira le somme, «avrà un luogo pubblico apposito, che oggi manca, per ospitare convegni, incontri e iniziative sociali e culturali varie».

Il piano economico alla base della realizzazione dell’opera è articolato ma chiaro: «Il recupero del porticato prevede una prima fase di consolidamento della struttura, per 180 mila euro, finanziati da un contributo regionale di 143 mila euro, e con 37 mila euro attinti dai fondi comunali. Il secondo intervento», spiegano sindaco e assessore, «costerà 135 mila euro, coperto da un contributo di 70 mila euro della Fondazione Cariverona e con 65 mila euro a carico dell’amministrazione comunale».

Decolla così, in modo concreto, un progetto che a Colognola si accarezzava e si attende da tempo, anche perché l’iter burocratico ha richiesto pareri diversi, e il reperimento dei fondi ha significato un impegno continuo su tutti i fronti, attendendo anche bandi, da intendersi come forme di mecenatismo. Il tutto ha inevitabilmente protratto i tempi.

È stato necessario, inoltre, fanno sapere al proposito in municipio, ottenere l’autorizzazione da parte della Soprintendenza di Verona per intervenire su una villa con vincolo monumentale e anche l’ochei paesaggistico da parte della Provincia, a cui è soggetta qualsiasi opera si intenda attuare all’interno di questo complesso edilizio, a cui ora finalmente si è messo mano.M.R.

Suggerimenti