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Allestita la sala per studiare Soddisfatti gli universitari

Il gruppo di studenti universitari nella saletta concessa dal Comune
Il gruppo di studenti universitari nella saletta concessa dal Comune
Il gruppo di studenti universitari nella saletta concessa dal Comune
Il gruppo di studenti universitari nella saletta concessa dal Comune

Ecco la sala studio: la civica attigua alla biblioteca Ottavia Bonafin da qualche settimana è operativa per gli studenti universitari di San Giovanni Ilarione. L’esigenza di avere un luogo adeguato dove poter preparare con la giusta tranquillità gli esami universitari è piuttosto diffusa in Val d’Alpone soprattutto alla luce della progressiva diminuzione dei posti disponibili al servizio di autogestione da anni attivo alla biblioteca di San Bonifacio. Per gli studenti fuori comune il pendolarismo su San Bonifacio sempre più spesso si traduce, oltre che in costi e tempo di trasferta, in pellegrinaggi senza esito. «Nei mesi scorsi avevamo spiegato la problematica al Comune che si era preso l’impegno di trovare una soluzione: ed ora, spiega Luca Vicentini, «eccoci qua». Cosa è successo, lo spiega Nadia Lovato, vice sindaco e assessore alla formazione: «In un primo tempo era stato ipotizzato l’utilizzo della sala consiliare, ma l’ampiezza della sala e le sue caratteristiche rendevano impercorribile questa strada. Così abbiamo pensato ad una soluzione rapida destinando ad aula studio la saletta civica che confina con la biblioteca». Con il consigliere Alessandra Zandonà, la collaborazione di Vicentini e del bibliotecario Luigi Rossetto, sono stati approntati tavoli e sedie ed è stata allestita una sala che può accogliere in contemporanea una ventina di studenti. «La utilizziamo in autogestione, semplicemente firmando l’assunzione di responsabilità quando si decide di entrare nel gruppo (che conta su una quarantina di studenti) e coordinando le aperture. La sala, che ricade nell’edificio del Comune, ha il wi-fi e se serve consultare qualche volume siamo anche a un passo dalla biblioteca», dicono i ragazzi. E presto potrebbe arrivare anche una macchinetta per il caffè. Se qualcuno volesse donarla al gruppo dell’aula studio, la cosa è ben accetta. • P.D.C.

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