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Acqua «pulita» da Belfiore Andata e ritorno da Lonigo

Nicola Dell’Acqua, commissario per l’emergenza Pfas
Nicola Dell’Acqua, commissario per l’emergenza Pfas
Nicola Dell’Acqua, commissario per l’emergenza Pfas
Nicola Dell’Acqua, commissario per l’emergenza Pfas

Emergenza Pfas: siamo arrivati a quella che si preannuncia come una settimana cruciale. Nei prossimi cinque giorni, infatti, dovrebbero accadere varie cose importanti, sia da noi che a livello di Unione Europea. Le prime novità sono quelle che preannuncia Nicola Dell’Acqua, che dallo scorso maggio è commissario e per conto del Governo deve portare nei tempi più brevi possibili acqua pulita nell’area contaminata. «ALL’INIZIO della settimana ci sarà l’approvazione del progetto esecutivo per la realizzazione delle condotte che porteranno acqua priva di inquinanti da Belfiore sino alla centrale di distribuzione di Madonna di Lonigo, Vicenza; centrale da cui dipendono anche gli acquedotti di tredici Comuni veronesi», anticipa Dell’Acqua. Il quale, poi, spiega che a quel punto Acque Veronesi, cui tocca realizzare l’infrastruttura, potrà dare avvio alla gara d’appalto, che si concluderà entro il mese. Ci vorrà invece di più per quanto riguarda la realizzazione dei pozzi che pescheranno l’acqua a Belfiore. «Essi, sempre a partire da questa settimana, affronteranno la valutazione di impatto ambientale regionale», aggiunge Dell’Acqua. La conclusione di tutte queste operazioni, secondo i programmi, dovrebbe avvenire nell’estate 2020. Il commissario, poi, spiega che nei prossimi giorni verrà approvato anche il progetto preliminare delle condotte che dovrebbero arrivare da Camazzole, nel Padovano, i cui lavori dovrebbero partire entro la fine dell’anno, e che entro un mese saranno pronti il preliminare ed il definitivo della terza dorsale, che pescherà da nuovi pozzi a Recoaro, nel Vicentino. «Già con le condotte veronese e padovana, comunque, l’emergenza legata all’acqua potrà dirsi per buona parte superata», precisa Dell’Acqua. INTANTO domani ci sarà un incontro decisivo per quanto riguarda l’adozione da parte dell’Unione Europea dei limiti concernenti la presenza dei Pfas nell’acqua. Si tratta di un appuntamento che coinvolge i relatori del Parlamento, dal quale si capirà se la legge contenente i parametri potrà essere approvata in tempi rapidi o se, come appare probabile, si andrà a dopo le elezioni europee. In questi giorni, infine, è stato presentato in Procura a Vicenza l’ennesimo esposto relativo al caso Pfas. A farlo i sindacati Cgil e Filcams, che chiedono vengano accertati eventuali reati correlati alla mortalità registrata fra i dipendenti dell’azienda chimica Miteni di Trissino (Vicenza), che per Arpav è la principale responsabile della contaminazione. Secondo alcune voci, peraltro, il lavoro d’indagine dovrebbe essere ormai pressoché concluso, tanto che si sta attendendo l’adozione di provvedimenti da parte dei magistrati berici. •

Luca Fiorin

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