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A caccia del sì e del no alla fusione

Paola Dalli Cani Ultimi appuntamenti di campagna referendaria sulla fusione a due in Val d’Alpone in vista del voto di domenica con il quale i cittadini di Roncà e quelli di San Giovanni Ilarione saranno chiamati a esprimersi (le urne saranno aperte dalle 7 alle 23, poi si darà inizio allo spoglio delle schede). E torna in forse il confronto di domani a Roncà: dopo il suo no perentorio, l’altra sera a Castello di San Giovanni Ilarione il sindaco ilarionese Luciano Marcazzan ha detto di non sapere ancora se parteciperà o meno al confronto che aveva suggerito per domani sera a Roncà (alle 20.30 nella sala conferenze del Monscleda daily care). LE SCARAMUCCE con il collega roncadese Roberto Turri, e le accuse che gli ha mosso di mancato rispetto istituzionale, sembrano pesare ancora. Marcazzan, rispondendo alla domanda di un cittadino sulla sua partecipazione o meno, ha risposto con un «non lo so» ancorato alla richiesta di scuse che si aspetta «da parte di un assessore di Roncà che insulta su Facebook». Di certo c’è che Turri all’incontro ha invitato Paolo Fortin, funzionario della direzione Enti locali della regione, direttore generale dell’ Unione dei Comuni del Brenta, dirigente del Comune di Piazzola sul Brenta, esperto di gestioni associate e consulente di Anci Veneto sul tema. STASERA intanto a San Giovanni Ilarione (alle 20.30 al teatro parrocchiale) Marcazzan terrà l’ultimo incontro promosso dal Comitato No fusione. Sarà trasmesso in diretta sulla pagina Facebook «parliamodisangiovanni-no alla fusione». •

Paola Dalli Cani

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