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Inaugurata alla Frinzi

Diventa una mostra
il libro sugli scout
e la protezione civile

La mostra alla Frinzi (foto M.V. Adami)
La mostra alla Frinzi (foto M.V. Adami)
Mostra Protezione civile (foto M.V. Adami)

Il libro è diventato una mostra. Il volume pubblicato nell'autunno scorso dal centro studi sul metodo scout «Luigi Brentegani», di Santa Maria in Stelle, Gli scout nell'emergenza. Verona e la nascita della Protezione civile in Italia, del giornalista de L'Arena Enrico Giardini, è diventato un'esposizione inaugurata in biblioteca Frinzi, in via San Francesco, e visitabile a ingresso libero fino all'11 maggio, nell'orario di apertura della biblioteca, dalle 8.15 alle 23.45.

 

Il centro studi, presieduto da Luca Antonioli, ha lavorato in collaborazione con l'università di Verona e la biblioteca centrale Frinzi, proponendo un estratto del libro in 24 pannelli: 18 fotografici con ampia didascalia e sei solo fotografici prodotti dallo studio editoriale di Giorgio Montolli che ha curato anche la pubblicazione. Il volume ripercorre le tappe principali della nascita della Protezione civile in Italia, nella quale giocò un ruolo anche la città di Verona con l'amministrazione comunale e la diocesi, ma anche con parrocchie e Comuni della provincia, nonché appunto - e soprattutto - con lo scautismo, laico e cattolico, fondato su principi che la Protezione civile ha mutuato: essere pronti e aiutare gli altri.

 

La mostra ripercorre queste tappe dall'esordio a oggi per protagonisti e missioni in Italia e all'estero, partendo dal 14 novembre 1915 quando i Giovani esploratori italiani diretti a un'esercitazione allo stadio diedero un primo esempio di «protezione civile scout» soccorrendo in piazza Erbe i cittadini veronesi feriti dal bombardamento aereo austriaco della prima guerra mondiale. I pannelli raccontano le attività scout del 1951 nelle zone alluvionate del Polesine e nel 1963 sotto la diga del Vajont. E quelle del 1966 quando nasce la Protezione civile che dà un contenitore istituzionale a un germe che pulsa da mezzo secolo e riunisce associazioni scautistiche della Federazione esploratori italiani (la Fei), Ministero dell'Interno, prefetture e pompieri, Comuni, Province e Regioni.

 

I pannelli seguono l'evoluzione del soccorso, immortalando i ragazzi che partono nel 1966 per l'Agordino dove l'esondazione del Cordevole ha sommerso Cencenighe; e ancora nel 1968 per l'operazione Santa Ninfa in Belice, nel 1976 tra la popolazione terremotata del Friuli e nel 1980 tra quella dell'Irpinia. Completano la mostra cimeli, divise e pubblicazioni di cinquantanni di attività, mentre su un maxischermo vengono proiettate fotografie della formazione di oggi, che comincia già con gli scout più piccoli.

M.V.A.

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