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«Verona capitale per economia e lavoro»

Il Presidente Mattarella: è il Capo dello Stato che consegna le onorificenze di Cavaliere del Lavoro con una cerimonia al QuirinaleAntonio D’AmatoAntonio Tajani
Il Presidente Mattarella: è il Capo dello Stato che consegna le onorificenze di Cavaliere del Lavoro con una cerimonia al QuirinaleAntonio D’AmatoAntonio Tajani
Il Presidente Mattarella: è il Capo dello Stato che consegna le onorificenze di Cavaliere del Lavoro con una cerimonia al QuirinaleAntonio D’AmatoAntonio Tajani
Il Presidente Mattarella: è il Capo dello Stato che consegna le onorificenze di Cavaliere del Lavoro con una cerimonia al QuirinaleAntonio D’AmatoAntonio Tajani

«Verona oggi rappresenta bene l’Italia». Motivo che ha spinto Antonio D’Amato, presidente nazionale dei Cavalieri del Lavoro, a scegliere la città scaligera come sede dell’annuale convegno nazionale della federazione, in programma questa mattina al Teatro Filarmonico. «Verona», spiega D’Amato, «è una città magnifica, un crogiuolo di esperienze di cultura imprenditoriale». Una scelta che riempie di orgoglio il presidente dei Cavalieri del Triveneto Guido Finato Martinati, che sottolinea: «Il top dell’imprenditoria italiana sarà nella nostra Verona».

Ieri sera si è tenuta una cena di benvenuto dell’evento, che avrà il suo culmine oggi al Filarmonico dove duecento Cavalieri arrivati da tutta Italia, saranno in platea insieme ad altri 300 ospiti invitati all’appuntamento.

Il top dell’imprenditoria italiana, si diceva. Perché per ottenere questa onorificenza, consegnata dal presidente della Repubblica, non basta aver contribuito a far crescere l’economia del Paese nei diversi settori, dall’agricoltura all’industria, dal commercio al turismo al credito. È necessario che non ci siano «ombre» di alcun tipo, tanto che le candidature che dalle Prefetture arrivano al ministero per lo Sviluppo economico, sono sottoposte a un rigido esame. Trecento quelle che giungono ogni anno a Roma, 25 quelle che vengono selezionate.

Sono duecento storie di eccellenze quelle che si incontrano oggi a Verona. Per parlare di futuro, del ruolo dell’Italia e dell’Europa, de «La sfida alle democrazia occidentali». Questo è infatti il tema del convegno, che prenderà il via alle nove.

LE SFIDE DELL’UNIONE. «Stiamo attraversando una fase di estrema complessità, nella quale siamo chiamati ad affrontare sfide importanti», sottolinea D’Amato, spiegando la scelta del tema del convegno. «È una fase di estrema frammentazione dal punto di vista politico», aggiunge, «con il passaggio dal G2 al G20 che ha portato a una molteplicità di attori. Dobbiamo fare i conti con il crescente populismo interno a molti Paesi e con la presenza di regimi autoritari che fanno scelte non sempre sostenibili».

Come rispondere a queste sfide? «Con un’Europa unita, più forte», spiega D’Amato sottolineando che l’obiettivo è quello di «un’Europa federale in grado di affrontare tre importanti questioni: la pace, la sostenibilità del pianeta e la lotta alla fame».

TRA POPULISMI ED EUROPA. La prima parte del convegno, sul tema «Democrazie, populismi e autoritarismi», sarà introdotta dagli interventi di David Held, ordinario di Scienze politiche e relazioni internazionali dell’Università di Durham, e di Carlo Cottarelli, direttore esecutivo del Fondo Monetario Internazionale. Al confronto interverranno Sebastiano Maffettone, ordinario di Filosofia politica alla Luiss Guido Carli, Paolo Mieli, storico e saggista, Angelo Panebianco, ordinario di Scienza politica all’Università di Bologna, e Antonio Patuelli, presidente dell’Abi.

Nella seconda tavola la prospettiva sarà più ampia, e guarderà a un’Europa che continua ad essere paralizzata sul suo percorso di integrazione politico-istituzionale: parteciperanno Giampaolo Galli della Camera dei Deputati, Stefano Possati, presidente Marposs, Alberto Quadrio Curzio, presidente dell’Accademia Nazionale dei Lincei, e Lucrezia Reichlin, ordinario di Economia alla London Business School. Seguiranno gli interventi di Antonio Tajani, presidente del Parlamento Europeo e di D’Amato, sul tema «Il ruolo dell’Italia: recuperare centralità nello sviluppo e in Europa». Ci sarà tempo anche per l’amicizia e le relazioni. Domani i Cavalieri saranno ospiti di Sandro Boscaini per una visita alle Cantine Masi e alle tenute degli Alighieri. Nel pomeriggio andranno a Villa Rizzardi dove Maria Cristina Loredan Rizzardi farà gli onori di casa.

Francesca Lorandi

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