<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Traforo? Sì, costerà dieci volte meno

Il sindaco Federico Sboarina negli studi di Telearena per il bilancio del primo anno FOTO MARCHIORIRessa di turisti per entrare alla Casa di GiuliettaUna ipotesi di «traforo» ridotto
Il sindaco Federico Sboarina negli studi di Telearena per il bilancio del primo anno FOTO MARCHIORIRessa di turisti per entrare alla Casa di GiuliettaUna ipotesi di «traforo» ridotto
Il sindaco Federico Sboarina negli studi di Telearena per il bilancio del primo anno FOTO MARCHIORIRessa di turisti per entrare alla Casa di GiuliettaUna ipotesi di «traforo» ridotto
Il sindaco Federico Sboarina negli studi di Telearena per il bilancio del primo anno FOTO MARCHIORIRessa di turisti per entrare alla Casa di GiuliettaUna ipotesi di «traforo» ridotto

Morto un traforo delle Torricelle...se ne farà un altro? Il sindaco Federico Sboarina, a un anno dal suo insediamento a Palazzo Barbieri - è stato eletto il 25 giugno scorso - dice «sì. Ma costerà dieci volte di meno di quello che si voleva fare». E lo ha detto a «Diretta Verona», la trasmissione di Telearena andata in onda ieri sera, condotta dal direttore Mario Puliero, in collegamento con il direttore de L’Arena Maurizio Cattaneo, presenti in studio i giornalisti de L’Arena Maurizio Battista, di Telearena Giovanni Salvatori e poi Alfredo Meocci, giornalista. «Il traforo voluto dalla precedente Amministrazione era morto tre anni fa essendo troppo costoso e non bancabile», dice, alludendo al Passante nord da Poiano a Ca’ di Cozzi, con tunnel sotto le colline, e poi strada in trincea scoperta fino a Verona nord, «ma il tema della chiusura dell’anello a nord della città resta. E stiamo valutando un traforo di valenza urbana, non un’autostrada, che potrebbe partire dalla zona di via Fincato e uscire a Ca’ di Cozzi, o anche prima. I soldi? C’è ancora il finanziamento di 53 milioni dell’autostrada Serenissima». Il «traforino» dunque, ridotto, per evitare Borgo Venezia e il tratto Porta Vescovo-Teatro Romano, denso di traffico di auto. Sboarina, 47 anni, avvocato - sposato con Alessandra, quest’anno è diventato papà di Jacopo - è alla guida di una maggioranza di centrodestra formata da Battiti, Verona Domani, Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia e Verona Pulita. Traccia un bilancio citando due binari, rispondendo anche a domande ed e-mail di ascoltatori. «Ci siamo mossi sul binario di temi più legati al territorio, come le manutenzioni di strade e marciapiedi, mettendo a bilancio quest’anno quattro milioni, contro gli zero di quando siamo arrivati», dice. «Poi la sicurezza, presidiando il territorio e monitorando costantemente la città. Il Comitato per l’ordine e la sicurezza si riunisce molto più spesso. Anche se non bisogna abbassare la guardia. I dati dei reati sono diminuiti, ma io non mi accontento». Sul fronte immigrati, si riparla dell’ipotesi di un Centro di identificazione ed espulsione per ogni Regione. Disponibile il sindaco ad accoglierne uno a Verona? «Io sono per il rimpatrio veloce dei clandestini», dice Sboarina, «e per investire meglio i soldi che si danno alle cooperative per gestire i profughi. Quindi, se tutto è collegato a un programma, un Cie qui si può vlutare». Sboarina dà anche due scadenze. Sul filobus «tutto elettrico», conferma, «che prevediamo sia in strada nel 2022». E poi sul piano di riordino di cortile e Casa di Giulietta, con ingresso a pagamento dall’attuale negozio Armani, in via Cappello, e uscita in piazzetta Navona, dal Teatro Nuovo. «Lo stiamo mettendo a punto con vari soggetti ed entro agosto contiamo di vararlo». E presto il via alla stagione lirica in Arena, venerdì prossimo, con «Carmen», con vip e personalità. «Abbiamo coinvolto molte realtà economiche ed enti e stiamo lavorando per rilanciare la Fondazione Arena, dopo anni difficili». Il sistema museale unico, candidare Verona a capitale europea della cultura nel 2021, l’attesa per grandi opere come i Treni ad alta velocità, la variante alla statale 12 per la quale il 28 ci sarà la conferenza dei servizi per il via al progetto. Sono temi su cui l’Amministrazione è in campo, come per portare l’adunata nazionale degli alpini a Verona nel 2020. •

E.G.

Suggerimenti