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«Tir e autostrade, più sicurezza»

Il pauroso incidente di lunedì in autostrada a Bologna con l’esplosione di un’autocisterna di gplTraffico sulla Serenissima. Il nostro territorio è attraversato da due autostrade e da una linea ferroviaria molto utilizzataVincenzo D’Arienzo, PdMarcello Dalla Bernardina
Il pauroso incidente di lunedì in autostrada a Bologna con l’esplosione di un’autocisterna di gplTraffico sulla Serenissima. Il nostro territorio è attraversato da due autostrade e da una linea ferroviaria molto utilizzataVincenzo D’Arienzo, PdMarcello Dalla Bernardina
Il pauroso incidente di lunedì in autostrada a Bologna con l’esplosione di un’autocisterna di gplTraffico sulla Serenissima. Il nostro territorio è attraversato da due autostrade e da una linea ferroviaria molto utilizzataVincenzo D’Arienzo, PdMarcello Dalla Bernardina
Il pauroso incidente di lunedì in autostrada a Bologna con l’esplosione di un’autocisterna di gplTraffico sulla Serenissima. Il nostro territorio è attraversato da due autostrade e da una linea ferroviaria molto utilizzataVincenzo D’Arienzo, PdMarcello Dalla Bernardina

È successo a Bologna, poteva accadere a Verona, attraversata com’è da due autostrade. L’incidente stradale che ha coinvolto un camion che trasportava sostanze infiammabili accaduto in Emilia ha interessato anche abitazioni private ed attività economiche insistenti accanto all’autostrada. E gli addetti ai lavori, dopo quell’inferno sul raccordo tra A14 e A1, già avanzano proposte per una maggiore sicurezza. INTERROGAZIONE. «Insieme agli altri colleghi della commissione Trasporti del Senato ho depositato una interrogazione al ministro Toninelli affinché siano riesaminate tutte le procedure per trasporti di questa natura, ovunque essi avvengano. Penso anche a Verona. La nostra città e la provincia sono attraversate da due autostrade e dalle ferrovie. Ogni giorno camion e treni che trasportano materiali infiammabili attraversano i nostri luoghi», spiega il senatore del Pd Vincenzo D’Arienzo. «Senza creare alcun allarme, è comunque doveroso esaminare quanto avvenuto a Bologna in virtù dell’elevato grado di pericolosità che simili eventi portano naturalmente con sè e con l’intento di valutare tutto quanto è possibile fare per evitare in futuro situazioni simili». Da dove cominciare? «Ovviamente, pur rientranti tra gli obblighi delle società concessionarie di tratti autostradali e di quelle ferroviarie la prevenzione di incidenti, in particolar modo quelli che possono occorrere a trasporti di questa natura, ritengo doveroso un approfondimento delle procedure. Lo dobbiamo ai tanti che abitano nelle vicinanze dei tratti autostradali e ferroviari veronesi». Aggiunge D’Arienzo: «Per questo, se da un lato al ministro ho chiesto di avviare un’indagine per verificare che tutti i requisiti di sicurezza siano stati rispettati, a Verona chiedo a Provincia, Comune, Rfi, Trenitalia e Consorzio Zai, ovviamente in collaborazione con i Vigili del Fuoco, di esaminare tutte le procedure ed i trasporti "rituali" di materiale infiammabile al fine di valutare criticamente ogni azione attualmente in essere. Ripeto, nessun allarme, ma una verifica in più non guasterebbe». CONFCOMMERCIO. Marcello Dalla Bernardina, presidente sindacato Energia presso Confcommercio sottolinea che quello di Bologna è stato un disastro inaspettato. «Ma è ovvio che ciò che è successo una volta può succedere ancora», dice, «quindi è necessario correre ai ripari. I mezzi che trasportano Gpl devono essere dotati di sistema di frenata automatico. Non è concepibile che tutto sia affidato all’autista. Intendiamoci questi non sono autisti qualsiasi perché ogni cinque anni fanno gli esami di aggiornamento del patentino che permette loro di trasportare materiale pericoloso. Inoltre il trasporto di Gpl è normato da direttive che seppur vecchie vengono costantemente aggiornate quindi mi aspetterei già in queste ore un’ulteriore revisione della normativa. Dobbiamo sfatare il fatto che si dica che ci sono altri materiali pericolosi tanto quanto, come per esempio il metano. Non è affatto vero. La bestia nera dei trasporti è il Gpl perché dopo la fuoriuscita resta basso nell’aria, e può esplodere anche a centinaia di metri di distanza. E comunque i mezzi che lo trasportano sono particolari, anche i contenitori. Qui c’è stata una concausa, visto che l’autocisterna è andata a sbattere contro un altro mezzo alimentato a Gpl». SINDACATO POLIZIA. Sull’argomento interviene anche il segretario dell’Associazione nazionale funzionari di Polizia, Girolamo Lacquaniti, che è anche il dirigente della polizia stradale veronese: «Il tema della sicurezza stradale, da anni, appare governato da ipocrisie e calcoli più elettorali che di sicurezza per i cittadini. Mentre giustamente, ci siamo recentemente dotati di una norma per i seggiolini che consentano di evitare di dimenticare un bambino a bordo, nulla è invece imposto per i dispositivi di sicurezza per i mezzi pesanti in generale e quelli adibiti a trasporto merci pericolose in particolare? Ormai anche le autovetture di fascia media hanno tra i propri optional il sistema di rallentamento automatico in caso di ostacoli improvvisi». Il portavoce dei funzionari di polizia aggiunge: «Perché nulla è cambiato sull’inasprimento delle sanzioni per la guida con il cellulare, specie sulla sospensione della patente sin dalla prima infrazione come da noi fortemente suggerito proprio un anno fa? La sensazione», dice Lacquaniti, « è che le norme in materia di sicurezza stradale vengano prese in considerazione solo in relazione al numero di voti che possono portare o far perdere. Ci auguriamo che il nuovo esecutivo presti attenzione ai pareri dei tecnici della Polizia Stradale ed intervenga in modo deciso anche a costo di apparire antipopolare, perché la vita dei cittadini e l’incolumità degli uomini in divisa, ed ai cui feriti di Bologna va la nostra solidarietà, vale più degli interessi di questa o quella categoria». •

Alessandra Vaccari

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